Bologna, casa in affitto ma non esiste. Smascherata una truffa online

Appartamenti da sogno a prezzi stracciati. Lavastoviglie, tv a schermo piatto, lavatrice, forno, frigorifero, wifi e spese incluse per soli 650 euro al mese

Una compravendita (foto di repertorio)

Una compravendita (foto di repertorio)

Bologna, 13 gennaio 2018 - Appartamenti da sogno a prezzi stracciati. Lavastoviglie, tv a schermo piatto, lavatrice, forno, frigorifero, wifi e spese incluse per soli 650 euro al mese. Un’occasione da non farsi scappare, se non fosse una truffa. Sul web di proposte del genere, in particolare sui maggiori siti di annunci, ce ne sono tantissimi, corredati da foto allettanti: soggiorni arredati in maniera impeccabile, cucine ipertecnologiche e camere da letto spaziose. Case talmente accoglienti da sembrare finte e nella maggior parte dei casi lo sono.

Per capire come funzionano le truffe online degli affitti decidiamo di rispondere a un annuncio che recita: “In pieno centro storico e in contesto esclusivo proponiamo luminoso appartamento al secondo piano con ascensore. Ampio ingresso, soggiorno e sala da pranzo, cucina abitabile, camera matrimoniale e bagni. Riscaldamento autonomo e aria condizionata in via Umberto Giordano, 11 a 650 euro”. La risposta non tarda ad arrivare. A scriverci è una signora, che si firma Fedele Grazia Liberata, la quale ci racconta, in un italiano sgrammaticato, di avere 52 anni, di aver lavorato in Italia per 9 anni in un’azienda farmaceutica e di essere tornata in Spagna una volta scaduto il contratto e di non aver avuto tempo di trovare un inquilino per il suo super appartamento. Le rispondiamo entusiasti, chiedendole se fosse possibile vedere la casa. La risposta è immediata: “Purtroppo no, perché sono in Spagna”. E allora, come si fa a chiudere l’accordo? Fedele Grazia ha una soluzione anche a questo: “Se sei interessato all’appartamento posso tornare in Italia, ma prima devo chiederti di effettuare un deposito di 935 euro, poi se l’appartamento ti piace te lo tieni, sen no ti rimborso i soldi”. E qui la truffa è già svelata, ma decidiamo di andare avanti.

Quando ci viene spiegato come effettuare il pagamento della cauzione, infatti, capiamo di essere di fronte a truffatori di professione: “Per il deposito ho deciso di utilizzare una società specializzata in questo tipo di transazioni chiamata airbnb.com che è un leader mondiale nel mercato immobiliare”, dice Fedele Grazia. Il truffatore, infatti, utilizzando il nome di Airbnb (totalmente estranea alla vicenda) cerca di ottenere maggiore credibilità e per avvalorare quanto dice invia all’ignara vittima una mail che utilizza lo stesso layout della famosa piattaforma online per l’affitto di case e posti letto, chiedendo il pagamento del deposito tramite Western Union e indicando anche un fantomatico agente Airbnb che, ovviamente, non esiste. Tra i truffatori, però, c’è anche chi si spinge oltre. Rispondendo a un altro annuncio, infatti, ci contatta tramite email una persona che si firma con nome cognome e foto.

La dinamica della truffa è sempre la stessa: il proprietario della casa si è trasferito all’estero, non può quindi far vedere l’appartamento e chiede un deposito cauzionale millantando anche in questo caso di essere collegato ad Airbnb. Il truffatore, però, per chiudere l’accordo, oltre ai nostri dati ci chiede di inviare fotocopia della carta d’identità. Sospettosi pretendiamo lo stesso dal nostro interlocutore. Tempo due ore e riceviamo tramite email il documento e la tessera sanitaria di una ignara signora che, contattata da noi, conferma di essere già stata truffata in precedenza con questa tecnica e ci mette in guardia: “Non invii denaro e documenti. Denunci subito tutto, come ho fatto io”.

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