Scoppio nella centrale. Quattro ingegneri elettrici e idraulici per arrivare alla verità

L’inchiesta sui sette morti di Suviana arriva a uno snodo cruciale. I pm hanno scelto i superperiti che analizzeranno le due scatole nere. Il fascicolo per omicidio e disastro colposi resta, per ora, contro ignoti.

Scoppio nella centrale. Quattro ingegneri  elettrici e idraulici per arrivare alla verità

Scoppio nella centrale. Quattro ingegneri elettrici e idraulici per arrivare alla verità

La Procura ha nominato i quattro superperiti che dovranno far luce sul disastro di Suviana. Quattro docenti universitari, che dovranno analizzare il contenuto delle due ‘Scada’, le scatole nere recuperate nella centrale di Enel Green Power e poi scandagliare, appena sarà possibile, quel che resta dell’impianto. Gli esperti, che giureranno venerdì prossimo, sono due docenti dell’Alma Mater, l’ingegner Carlo Alberto Nucci, docente di Sistemi elettrici per l’energia al Dipartimento ‘Marconi’ di Ingegneria, e l’ingegner Vincenzo Parenti Castelli, professore emerito di Meccanica applicata alle macchine; insegnano invece rispettivamente all’università di Firenze e alla Federico II di Napoli l’ingengner Enio Paris, professore emerito di Idraulica, e l’ingegner Domenico Pianese, ordinario di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia.

I docenti saranno incaricati di svolgere accertamenti irripetibili, nell’ambito dell’inchiesta per disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose, che risulta tuttavia ancora a carico di ignoti, benché solitamente, in casi analoghi, si proceda parallelamente con le iscrizioni nel registro degli indagati per permettere agli interessati di nominare consulenti di parte. Anche perché, un accertamento irripetibile senza consulenti di parte non potrà essere utilizzato in un futuro processo. Quindi, verosimilmente, subito dopo i primi riscontri da parte dei periti la Procura dovrebbe procedere con le iscrizioni. Nello specifico, ai periti si chiede un "accertamento tecnico non ripetibile per accertare la dinamica e le cause del disastro e del grave infortunio sul lavoro, nonché le conseguenti eventuali responsabilità penali; essendovi pericolo di modificazioni dello stato dei luoghi e degli elementi utili per la ricostruzione degli eventi".

Le indagini sono state affidate a un team nominato dal procuratore capo Giuseppe Amato che coordina le indagini assieme ai sostituti Michela Guidi e Flavio Lazzarini, e che vede in campo la polizia giudiziaria della Procura, i carabinieri del Nucleo investigativo e del Nil e poi il reparto investigativo dei vigili del fuoco e i tecnici della Medicina del lavoro dell’Ausl.

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