MONICA RASCHI
Cronaca

Centrale 118, nuova organizzazione: "Elicottero, corsi a tutti gli operatori"

Maria Cristina Berti (Area emergenza Ausl di Bologna): "Formazione specifica a partire da fine estate"

Maria Cristina Berti, responsabile infermieri Area emergenza 118 dell’Ausl di Bologna

Maria Cristina Berti, responsabile infermieri Area emergenza 118 dell’Ausl di Bologna

Bologna, 2 maggio 2024 – Anni di diverbi, litigi, lotte interne, fino all’autunno scorso quando, all’interno della centrale 118 Emilia Est (con sede al Maggiore) si sono verificati diversi casi di presunti avvelenamenti sui quali è ancora aperta un’inchiesta della Procura: ora potrebbe arrivare un po’ di distensione tra i circa settanta operatori che fanno parte della struttura.

Distensione data da una diversa organizzazione, come annuncia Maria Cristina Berti, responsabile infermieri Area emergenza 118 dell’Ausl di Bologna, che chiarisce quali passi siano stati messi in atto fino a ora per cercare di riportare maggiore di tranquillità nella centrale e spiega anche il meccanismo delle indennità spettanti a chi risponde alle chiamate e chi fa il servizio sull’elisoccorso, differenziazione che continua a perpetrare il malumore tra i lavoratori.

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"Per quanto riguarda la tranquillità e il benessere del personale, da febbraio fino ad aprile, sono stati effettuati tre incontri ed è stata vista la metà degli operatori – sottolinea Berti –. Le psicologhe hanno cercato di fornire strumenti adeguati per gestire gli stati di ansia che erano il disagio maggiormente presente. Poi è stato fatto un incontro con la direzione generale, questo nei giorni scorsi, dove sono stati presentati i risultati di quello che è stato osservato per capire che cosa mettere in atto a livello organizzativo".

A precisa domanda, la responsabile chiarisce quali siano gli incentivi tra il personale che non sale sull’elicottero e quello che invece svolge anche questo servizio. "Intanto vorrei precisare che ci sono quote annuali che vengono finanziate dalla Regione e che non sono tutte uguali perché non sono uguali le competenze – fa notare Berti – e che vengono erogate a tutti già dal 2022: chi sale in elicottero ha una preparazione specifica. Si va dai 300 euro per chi sta centrale fino ai 3.800 per chi va con l’elisoccorso". Sui 70 operatori che compongono il personale della centrale 118, 43 hanno la preparazione per il servizio con l’elicottero: ne restano fuori una trentina.

E qui arriva la novità, annunciata da Berti: "Alla fine dell’estate partiranno i corsi di formazione per tutti gli operatori che intendono fare il servizio anche in elicottero. Si tratta delle trenta persone che non hanno ancora questo tipo di formazione e che, salvo poche unità che preferiscono restare in centrale, faranno il corso di specializzazione. Sarà un percorso a tappe – precisa – che prima vedrà il personale fare il servizio sulle ambulanze poi in Pronto soccorso generale, molto importante in quanto in questo ambito si vedono tutte le casistiche di malattie e traumi. Al momento abbiamo previsto un mese di formazione perché ci sono già persone che sono state negli ambiti dell’emergenza".

Naturalmente alla fine del corso ci sarà una valutazione tra chi è idoneo e chi, nonostante, la formazione non lo è, magari solo per una questione emotiva e non di competenze.

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