Cersaie 2022 a Bologna, taglio del nastro nel segno della sostenibilità

Il ministro della transizione ecologica Cingolani: "Ci deve essere un'alba energetica". Bonaccini: "Ora spingere sul rigassificatore"

Bologna, l'inaugurazione del Cersaie

Bologna, l'inaugurazione del Cersaie

Bologna, 26 settembre 2022 - Davanti all’ingresso di Piazza della Costituzione si parlano decine e decine di lingue diverse. Dopo gli anni difficili segnati dalla pandemia, la 39esima edizione di  Cersaie riaffiora oggi nella sua forma ‘tradizionale’, ospitando oltre 600 espositori (il 40% dei quali esteri) provenienti da 26 nazioni differenti. Dalle nuove tendenze, fino ai percorsi immersivi e ai convegni ad hoc, i riflettori - fino a venerdì - saranno puntati sul mondo della ceramica. E, soprattutto, sul futuro del settore, eccellenza del Made in Italy.

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A partire dai temi sulla sostenibilità e dalle risposte alla crisi energetica, così come discusso all’interno del convegno inaugurale: “Dal nuovo governo ci aspettiamo una forte attenzione verso le imprese, perché l’energia è ora davvero fuori controllo  - attacca Giovanni Savorani, presidente Confindustria Ceramica - così va in crisi anche il concetto di transizione, che viene danneggiato, ma se ci fermiamo ora significa perdere. È necessario un equilibrio economico alla base di tutto”.

Trova spazio anche l’analisi di Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo e Direttore dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI): “Stiamo vivendo probabilmente il momento più delicato riguardo i  costi - afferma - ma la miglior cura per i prezzi alti sono gli stessi prezzi alti, perché la riduzione del consumo fa calare i costi. La conclusione? Deve passare la nottata. Lo scenario è ancora pericoloso e c’è un periodo ancora cupo, così come sarà una cura ‘dura’ a mandare via il malanno,  ma passerà. Nel mentre rimane necessario evitare di fare danni”.

Ma dopo la notte tetra “ci deve essere un’alba energetica” spiega il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani. Che, sull’accordo europeo sul price cap al prezzo del gas aggiunge: “La macchina si è mossa: la speranza è quella di riuscire ad avere una proposta che tenga conto delle differenze tra diversi paesi, ma avremo un segnale che va nella direzione del price cap, che, lo dico con la massima sincerità, è una misura transitoria - spiega il ministro in video-collegamento -. Si dovrebbe atterrare su un prezzo medio che rappresenti un tetto ed eviti la volatilità". Presente alla ripartenza di Cersaie anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: “Si tratta della più grande fiera al mondo della ceramica: siamo una regione che produce circa il 95% dell’intera produzione italiana. Ma è un momento particolare, visto che è il settore più energivoro: come regione, però, abbiamo una roadmap molto precisa. Realizzeremo il rigassificatore a Ravenna perché serve una diversificazione delle fonti energetiche e bisogna arrivare a breve a non essere più dipendenti dal gas russo e poter abbassare le bollette - precisa -  non solo: vogliamo realizzare inoltre il più grande parco eolico e fotovoltaico d’Europa, sempre a Ravenna, perché la spinta sulle rinnovabili deve essere fortissima. Tant’è che stiamo aspettando, come dicevo al ministro Cingolani, un decreto del governo sul tema delle individuazioni delle aree idonee, perché siamo pronti a fare la norma regionale: insieme ai sindaci desideriamo che tutte le superficie utili, pubbliche o private che non siano vincolate o in luoghi abbandonati e degradati da bonificare, siano utilizzati per impianti rinnovabili”.

Non solo: “Tra poche settimane approveremo il piano energetico triennale regionale che, tra fondi del Pnrr e fondi della programmazione europea settennale, avrà circa 4 miliardi di euro per tutto ciò che compete al risparmio energetico da un lato e l’incentivo per intervenire dall' idrogeno al fotovoltaico dall’altro. Bisognerebbe che l’Europa, a giorni, decidesse davvero un tetto al prezzo del gas come chiediamo insieme alle imprese da tempo. Aspettiamo il nuovo governo per andare avanti sulle cose che intendiamo realizzare”. Cersaie torna così a pieno ritmo, e fin dalle prime ora della mattinata si riempie di visitatori.

“La fiera parte con grande entusiasmo da parte degli operatori e stiamo ritornando vicini a situazioni pre covid - spiega il presidente di Bologna Fiere, Gianpiero Calzolari - questa è una grande opportunità per un distretto che ha grandi potenzialità, risorse e competenze. Un fiore all’occhiello per il quartiere fieristico e per il territorio”. In 140mila mq, infatti, le aziende leader internazionali si faranno portavoce delle ultime tendenze nel campo delle superfici, dell'arredo bagno e delle finiture per lo spazio architettonico: presso i 15 padiglioni espositivi presenti in Fiera, contractor e consumatori potranno apprezzare le produzioni più accattivanti di aziende di rilevanza internazionale nel campo del design delle superfici (in ceramica e altri materiali) e di arredo bagno. Un vastissimo assortimento di superfici in ceramica, pavimenti in legno, carte da parati, arredobagno, caminetti, saune, rubinetteria di design, vasche e sanitari in linea con le ultime tendenze.

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