PAOLO ROSATO
Cronaca

Città 30, l’apertura di Lepore: "Con norme nuove, ci adegueremo"

Ma il Comune è convinto di poter continuare senza scossoni. Direttiva all’esame dei sindaci, Anci al lavoro

Città 30, l’apertura di Lepore: "Con norme nuove, ci adegueremo"

Città 30, l’apertura di Lepore: "Con norme nuove, ci adegueremo"

"Noi sindaci facciamo le ordinanze sulla base delle leggi che ci sono. Noi abbiamo seguito le linee guida del ministero, abbiamo avuto anche un finanziamento di 600mila euro dal ministero con un decreto firmato dallo stesso ministro Salvini, poi se il ministero cambierà delle regole noi ovviamente le leggeremo e seguiremo quelle che sono le indicazioni".

Matteo Lepore ha aperto ad aggiustamenti, ancora una volta, su quella che è ormai una sua battaglia personale, la Città 30 sulla quale il Comune tira assolutamente dritto. Ieri, pungolato dai cronisti, Lepore ha usato un po’ di logica: se le regole cambieranno, allora noi cambieremo. Ma Palazzo d’Accursio, secondo quanto filtra, non crede che molto cambierà rispetto a quanto già si sa sulla temuta Direttiva del Mit, i tecnici sono al lavoro, ma la sensazione a Palazzo è quella di essere già nel giusto. Qualche accorgimento forse ci sarà, ma servirà del tempo. Ieri intanto ci sono stati degli scambi di carte tra il ministero dei Trasporti e l’Anci, e anche un videocollegamento effettuato dal ministro Matteo Salvini. L’obiettivo è arrivare all’inizio della prossima settimana con una stesura definitiva della Direttiva. Si limerà qualche dettaglio, ma la solfa sarà quella, no ai divieti generalizzati. "Voglio invitare tutti a lavorare per la sicurezza stradale per migliorare le nostre città e non a usare questi strumenti per fare campagna elettorale in vista delle Europee – questo l’invito di Lepore –. Sarebbe, quello, un grave errore". Ma, ha precisato il sindaco di Bologna, "nell’incontro che ho avuto col ministro Salvini non ho avuto questa impressione".

Lepore ha anche risposto sul suo ‘match’ parallelo, quello con il viceministro Galeazzo Bignami (FdI), che aveva detto che la delibera di Bologna sulla Città 30, in assenza di modifiche, sarebbe stata "disapplicata" dal ministero. ""Ci sono tutte le condizioni perché Anci e ministero dei Trasporti trovino un accordo – ha detto il sindaco –. Galeazzo Bignami non ha la delega su questi temi, quindi parla probabilmente come rappresentante di Fratelli d’Italia, facendo politica. Io questo lo rispetto, però è un’opinione politica, non è la voce del ministero. Capisco che lui sia interessato in qualche modo a boicottare o a mettere i bastoni tra le ruote alla nostra città, d’altronde lo sta facendo su tanti fronti, però io come sindaco rispondo ai cittadini e vado avanti. Noi siamo convinti che l’attuale assetto delle strade vada bene".

Salvini ieri ha reiterato il suo pensiero. "Dobbiamo evitare l’anarchia viabilistica dei 30 all’ora random in base a una scelta politica del Consiglio comunale – ha sottolineato il ministro leghista –. A volte si arriva all’obiettivo contrario, con maggiori emissioni e traffico". Il leader del Carroccio ha anche risposto all’apertura di Lepore sui cambiamenti possibili, in caso di un cambio delle regole. "Bene – ha scritto su Instagram –. Come ministero abbiamo il dovere di ascoltare tutti, senza prevaricazioni ma auspicando buonsenso. Il confronto con gli enti locali non si ferma".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro