Clienti-spacciatori, un mese di stop al locale

Licenza sospesa dal questore alla pasticceria Chiari di via Matteotti dopo un controllo congiunto delle forze dell’ordine

Clienti-spacciatori, un mese di stop al locale

Clienti-spacciatori, un mese di stop al locale

Chiusa per trenta giorni la pasticceria Chiari di San Pietro in Casale. A dare lo stop all’attività commerciale del centro paese, in via Matteotti, il questore di Bologna, Antonio Sbordone, a seguito di alcuni controlli interforze. L’avviso è stato notificato alla titolare martedì mattina (nella foto), giornata di mercato. Il provvedimento è arrivato a seguito di un controllo specifico, avvenuto il 13 aprile scorso, svolto da personale della Squadra Investigativa della Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza, congiuntamente a personale della Polizia Locale Unione Reno Galliera, Polizia Locale Reparto Cinofilo di Bologna e militari dell’Arma di San Pietro in Casale.

L’attività interforze era finalizzata all’accertamento delle autorizzazioni e rispetto delle prescrizioni previste per legge ed è scaturita a seguito di alcune notizie e segnalazioni, pervenute tempo prima alle forze dell’ordine, in merito ad attività di spaccio e di consumo di sostanza stupefacente all’interno ed all’esterno del locale di via Matteotti. Le forze dell’ordine, dopo aver predisposto una lunga attività di osservazione, sia sotto il dehors che all’interno del locale, hanno notato la presenza di diversi avventori, già noti ai carabinieri.

In particolare, in un’occasione, sono stati individuati due soggetti pregiudicati, poi, infatti, trovati in possesso di sostanza stupefacente. Questo ha spinto gli operatori a considerare fondata l’attività di spaccio all’interno del locale. I controlli, all’interno e all’esterno della pasticceria Chiari, sono stati eseguiti con l’ausilio dell’unità cinofila che ha trovato, in vari punti, diversa sostanza stupefacente.

Alla luce di ciò, il questore ha ritenuto necessario adottare una misura preventiva e cautelare per contrastare la situazione creatasi attorno al locale ed evitare che degenerasse: è stata, dunque, ordinata la sospensione del Chiari per un mese. Come reso noto dalla Questura: "La sospensione delle autorizzazioni è stata decisa al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, considerato che i titolari del pubblico esercizio non sembrano in grado di gestire adeguatamente la situazione in particolare nelle ore serali. L’esercizio è stato inoltre sanzionato, in quanto sprovvisto di diverse autorizzazioni".

Zoe Pederzini

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