ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Latte adulterato, si cercano altre sostanze: antibiotici in eccesso e anche alcune tossine

Attesi a giorni i risultati delle analisi richieste dai carabinieri del Nas sui prodotti sequestrati. L’azienda Tre Valli Cooperlat: "Quelli in vendita esclusi dall’indagine"

Latte adulterato, inchiesta nelle Marche. A sinistra i Nas in azione

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Pesaro, 1 maggio 2024 – Sono attesi per i prossimi giorni i risultati dei campioni di latte prelevati durante la maxi-perquisizione da parte dei Nas di Ancona e degli ispettori del ministero, disposta dalla procura di Pesaro della scorsa settimana a Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, azienda controllata Trevalli Cooperlat.

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I campionamenti, fatti nell’ambito dell’indagine per adulterazione del prodotto e frode in commercio, mirano a individuare l’eventuale presenza di sostanze vietate tra cui soda caustica e acqua ossigenata utilizzate, verosimilmente, per coprire e correggere il cattivo stato di conservazione di prodotti destinati alla grande distribuzione. Ma non solo: le analisi condotte dall’istituto zooprofilattico di Perugia potranno verificare anche l’eventuale contaminazione da aflatossine e farmaci antibiotici superiori al limite consentito.

"I mangimi – spiega un tecnico di laboratorio dell’istituto zooprofilattico di Perugia – vengono stoccati all’aperto e questo forma dell’umidità che può far proliferare delle muffe. Alcune di queste producono le aflatossine, ad esempio la B1. Quando le bovine consumano il mangime, metabolizzano le aflatossine e la espellono nel latte come tossina M1. Con le analisi noi cerchiamo l’eventuale presenza di B1 e di M1 che ad occhio nudo non si vedono".

E ieri mattina si sarebbe dovuto svolgere al tribunale di Pesaro il conferimento d’incarico al consulente tecnico per l’esame degli atti del procedimento, ossia l’affidamento della perizia ad esempio sui cellulari sequestrati agli indagati.

Per un difetto di notifica, però, tutto è stato rinviato.

Ieri è arrivata una nuova nota di Tre valli Cooperlat: "Cooperlat-Trevalli ribadisce che le indagini attualmente in corso non riguardano i prodotti in commercio, tanto è vero che non è stato imposto, o si sia reso necessario, alcun richiamo.

Inoltre, lo stabilimento di produzione di Cooperlat-Tre Valli di Jesi, ove vengono prodotti latte, panna e loro derivati, e l’altro stabilimento di Amandola, dove vengono prodotti i formaggi freschi, non sono interessati dall’indagine.

L’azienda ribadisce la totale genuinità di tutti i prodotti destinati al consumatore finale, nel rispetto delle normative vigenti, e la massima attenzione ai più aggiornati standard in materia di sicurezza e di qualità.

L’indagine in corso, ha riguardato soltanto il sito produttivo caseario di Colli Al Metauro di Fattorie Marchigiane Cons. Coop. Soc. Agricola".