Il virus cammina più lento. Ed è anche meno violento, visto che i nuovi casi segnalati sono frutto di attività di screening a tappeto, anche su soggetti asintomatici. Cinque i positivi registrati ieri nel Bolognese (tre a Bologna, uno a Monghidoro e uno a Castello d’Argile), la metà rispetto al giorno precedente. Purtroppo, però, si contano ancora tre vittime in provincia, sulle sette registrate in tutta l’Emilia-Romagna: un uomo di 62 anni, G.L., di Bologna; e due signore, L.M. di 95 anni appena compiuti, residente a Sasso Marconi, e M.C., di 92 anni, di Casalecchio. I decessi, nel Bolognese, dall’inizio dell’epidemia arrivano così a 624.
In tutta la regione, sono stati effettuati l’altro giorno 4.109 tamponi, per un totale, dall’inizio dell’epidemia di 325.482 esami. I test sierologici fatti nelle ultime ore sono invece 2.300. "Un allargamento dell’azione regionale utile a mappare l’andamento del contagio e a scopo preventivo, scovando il virus fra le persone senza sintomi", informano da viale Aldo Moro. La buona notizia riguarda anche le guarigioni: i casi in corso della malattia sono ancora 750, mentre i guariti con gli 85 aggiuntisi ieri, hanno raggiunto quota 3.086, su un totale di 4.636 contagiati dall’inizio dell’epidemia.
E la notizia ancora migliore è che soltanto dieci persone sono in questo momento ricoverate in terapia intensiva. In ospedale restano ricoverati 260 pazienti; il resto dei positivi è asintomatico e sta affrontando la malattia in isolamento domiciliare. Un risultato dei tanti sacrifici fatti in questi mesi bui di isolamento e limitazioni. Che tutti si augurano non venga vanificato dall’egoismo di pochi.
n. t.
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