Coronavirus Bologna, Merola valuta chiusura di piazza Verdi e Aldrovandi

Dopo piazza San Francesco la stretta potrebbe riguardare la zona universitaria. "Valuteremo l'impiego dell'Esercito nei controlli anti covid"

Piazza Verdi (Foto Schicchi)

Piazza Verdi (Foto Schicchi)

Bologna, 7 ottobre 2020 - Piazza Verdi e piazza Aldrovandi a rischio chiusura. Dopo la stretta su piazza San Francesco Virginio Merola valuta  l'ipotesi di allargare il divieto anche alle due piazze in zona universitaria oltre all'ipotesi di impiegare di nuovo l'Esercito nei controlli per il rispetto delle misure anti-Covid. 

A parlarne è stato lo stesso primo cittadino in un'intervista rilasciata all'emittente Trc nella prima puntata della nuova stagione di "Dentro la città". Interpellato sul nuovo Dpcm del Governo, Merola ha infatti sottolineato "la novità confermata della possibilità di utilizzare anche l'Esercito" e ha  aggiunto: "Noi ci riserviamo, rispetto ad alcune piazze, di vedere se è necessario procedere a una chiusura o meno", come già fatto in piazza San Francesco dalle 20 alle 6.

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Quest'ultimo provvedimento intanto "rimane - afferma il sindaco - e voglio fare una verifica su piazza Aldrovandi e su piazza Verdi", perché "malgrado i nostri sforzi" evidentemente si riscontrano dei problemi. Merola ha poi ringraziato le forze dell'ordine. "Tutti - ha detto -  dobbiamo comprendere però che non è possibile intervenire in termini di ordine pubblico quando ci sono centinaia di persone, non avrebbe senso, quindi dobbiamo lavorare sulla prevenzione degli assembramenti e sui comportamenti individuali, se necessario anche con sanzioni adeguate".

Questi provvedimenti "non vogliono essere vessatori nei confronti dei giovani, perché il grosso dei giovani sta collaborando- aggiunge il primo cittadino- ma dobbiamo comprendere che basta poco, com'è successo con la vicenda Erasmus e con le feste private. Lo so che siamo tutti innervositi da questa situazione e lo tocchiamo con mano tutti", ma per "essere sereni" bisogna rispettare delle regole che, in realtà, "non sono così difficili da applicare".

Su questo fronte ora si inserisce il nuovo Dpcm e "appena il provvedimento sarà operativo, credo da oggi - ha aggiunto il primo cittadino - torneremo a riunirci nel Comitato per la sicurezza pubblica per vedere di affinarlo e applicarlo al meglio". Tra le novità c'è l'obbligo della mascherina anche all'aperto: "Un provedimento necessario, vediamo tutti - commenta Merola - che il Covid sarà presente fra di noi ancora per molto tempo. Contiamo sull'arrivo di gennaio per avere il vaccino, dalle notizie che abbiamo, quindi dobbiamo fare uno sforzo tutti insieme per affrontare questi mesi rispettando le misure e le regole sanitarie". In questo senso, "quello che abbiamo fatto a Bologna", cioè l'obbligo di portare la mascherina in centro storico durante il weekend, "è in qualche modo stata un'anticipazione".

Infine, un passaggio sulla scuola: "Sta andando bene, va continuamente monitorata, però oggi i posti più sicuri sono gli ospedali e le scuole, questo lo possiamo dire. Quello che non funziona, da qui l'ordinanza condivisibile sull'obbligo della mascherina, è all'esterno". Dunque, "mi rivolgo in particolare alla popolazione giovanile della città", e' l'appello del sindaco: "Assembrarsi nelle piazze o all'uscita di scuola vanifica la possibiiltà di prevenire la diffusione del virus".

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