
Michele de Pascale ieri alla presentazione del libro ’La. nuova fu zione di controllo della Corte dei Conti’
Un incontro per mettere a fuoco la centralità della Corte dei Conti, trattando di magistratura contabile e revisori dei conti, controlli di legalità negli enti locali, regolarità sui bilanci, trasparenza e società partecipate, ma anche piano di riequilibrio e dissesto, Pnrr e codice dei contratti pubblici. La Regione ospita la presentazione di ‘La nuova funzione di controllo della Corte dei Conti’, volume di Tiziano Tessaro, consigliere dell’organo regionale sezione controllo, e dell’avvocata Rossana Mininno. Controllo che, per l’autore, deve essere "orientato alla tutela della democrazia e delle fasce più deboli – inizia –, e di quella dei servizi pubblici, anziché, come ipotizzato nelle proposte di riforma, alla salvaguardia della sfera giuridica di una oligarchia".
Ad aprire il convegno di Upi Emilia-Romagna, il governatore Michele de Pascale: quello della Corte dei conti è "un ruolo fondamentale per tutti gli enti territoriali della nostra regione – afferma –. Un dialogo costante sulla verifica degli atti e che significa per gli enti locali poter essere accompagnati nella loro attività senza violarne il principio di autonomia, nella piena legalità e correttezza degli atti che predispongono e che portano avanti". Al suo fianco, il presidente dell’Assemblea legislativa regionale Maurizio Fabbri e Vittorio Raeli, presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna: "Il libro è un’occasione per discutere delle problematiche che riguardano la Corte dei Conti, a partire dalla riforma in discussione in Parlamento".
Qui l’appello al Senato "a riflettere sulle modifiche apportate", pesando rischi e opportunità. E parlando di criticità, Raeli conferma che in Emilia-Romagna "nel 2025 l’organico resta carente di una copertura a tempo pieno, anche se è arrivato un paio di colleghi da altre sedi come assegnazione extra. Faremo fronte ai problemi con buone soluzioni organizzative". Presente Giorgio Zanni, presidente Upi: "Si rafforza una sinergia istituzionale tra Corte dei conti e Province che testimonia quanto il nostro ente sia fondamentale nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Chiediamo una riforma dovuta e doverosa della legge 56 del 2014, ripristinando le Province con la loro piena dignità politica e amministrativa".
"Il rapporto con la Corte dei conti è sinergico, perché siamo l’anello di congiunzione tra i controlli esterni della Corte e i controlli interni negli enti", chiude Marco Castellani, presidente di Ancrel, Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali".
Mariateresa Mastromarino