DONATELLA BARBETTA
Cronaca

Covid Bologna, Gibertoni: "La normalità è vicina"

La direttrice del Sant’Orsola: " In due settimane dovremmo tornare a una situazione favorevole ". La Regione: "Verso la zona bianca"

Nelle terapie intensive sono assistiti ventotto malati Covid

Nelle terapie intensive sono assistiti ventotto malati Covid

Bologna, 16 febbraio 2022 - "Nei prossimi quindici giorni dovremmo finalmente tornare a una quasi normalità". Così Chiara Gibertoni, direttrice generale del Sant’Orsola, e confermando il trend in calo dell’ondata pandemica. "Assistiamo alla decrescita dei ricoveri, quindi siamo ottimisti rispetto al futuro – spiega la manager – e stiamo lavorando intensamente per la ripartenza, ma non siamo ancora riusciti a ripristinare la stessa quantità di ore di sale operatorie che avevamo prima di questa ondata. Però le premesse ci sono tutte, direi che nei prossimi 15 giorni dovremmo finalmente tornare a una quasi normalità". Anche nei reparti di terapia intensiva "siamo in riduzione – continua Gibertoni – e adesso dovremo pianificare insieme alla Ausl dove concentrare la casistica. Sicuramente oggi si rappresenta la necessità per il Sant’Orsola di recuperare i casi più complessi, che trovano una risposta solo in questa struttura. E questo credo che sarà un elemento che, insieme alla Conferenza territoriale socio-sanitaria e alla Regione, ci porterà a stabilire criteri e priorità sull’utilizzo delle strutture".

Contagi covid in Emilia Romagna, il bollettino del 15 febbraio 2022 -  Quando fare il tampone per quarantena e isolamento - Quarantena e isolamento, quanti giorni: le regole aggiornate in Emilia Romagna ZONA BIANCA Sul territorio "stanno calando parecchio contagi e ricoveri, sia nei reparti Covid che nelle terapie intensive. Confido che in Emilia-Romagna entro un paio di settimane si possa tornare in zona bianca". È quanto scrive, sul suo profilo Twitter, il governatore Stefano Bonaccini, inquadrando così l’evoluzione dell’epidemia da Coronavirus nella regione. Sul tema, intervenendo in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, si è soffermato anche l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, ribadendo che "la curva è al ribasso sia sul fronte dei contagi sia sul fronte dei ricoveri, più lenta è in questa fase la decrescita collegata ai decessi" e che, per questo, "stiamo tornando verso la zona bianca". LA RETE OSPEDALIERA Quanto agli ospedali, la saturazione dei reparti è al 23,5%, mentre il limite per tornare in zona bianca è al 15%, e nelle terapie intensive la percentuale è al 12,7% e per rientrare occorre il 10%: "Siamo in una situazione inversa rispetto a qualche settimana fa", precisa l’assessore. Nelle terapie intensive sono assistiti 28 malati, uno in più del giorno precedente. AUTOTESTING Toccando il tasto delle procedure di inizio e fino isolamento e delle quarantene, Donini sottolinea come "già oltre 30mila cittadini hanno usufruito dell’autotesting" e come si stia lavorando "per arrivare a poche regole e chiare" all’interno di un percorso di semplificazione "che comunque è già in atto". Sul fronte epidemiologico Donini ha spiegato che la variante Omicron risulta essere ormai predominante, "tanto che ha occupato la quasi totalità della circolazione virale in un tempo brevissimo e l’incidenza rispetto alla positività resta più alta tra i bambini dai sei ai dieci anni d’età" mentre in ambito vaccinale quello dell’Emilia-Romagna, ha concluso è un "risultato eccellente: siamo tra quelli che stanno vaccinando di più, anche rispetto alla terza dose" avendo "già più di 2,5 milioni di emiliano-romagnoli con il booster". I CONTAGI I nuovi casi sono risaliti a quota 633, con 122 sintomatici, mentre per 511 sono in corso le indagini epidemiologiche. Purtroppo, altre quattro vittime: due donne, di 88 e 95 anni, e due uomini, di 88 e 89 anni. INCREMENTO DI SPESA "Il Sant’Orsola nel 2021 ha sopportato un incremento di quasi 80 milioni di euro di costi legati al Covid. Ora siamo ancora in emergenza e non possiamo dimenticare che questo significa un costo per il sistema sanitario – precisa Gibertoni –. Solo il rincaro energetico per l’azienda vale 8 milioni di euro, lo scenario va affrontato in modo istituzionale e c’è bisogno di un’azione proattiva da parte di tutti, se crediamo valga ancora la pena avere un sistema sanitario universalistico e pubblico".

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