CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Sgombero oggi a Bologna: fine dell’occupazione all’ex vivaio di via della Certosa

Blitz della polizia, alcuni attivisti sul tetto per ore, lunghe trattative con gli agenti. Presidio di solidarietà nel parco davanti allo stabile

L'ex vivaio di via della Certosa a Bologna (archivio, Fotoschicchi)

L'ex vivaio di via della Certosa a Bologna (archivio, Fotoschicchi)

Bologna, 6 maggio 2024 – Blitz della polizia, questa mattina a Bologna, in via della Certosa: è già finita la nuova occupazione dell’ex vivaio, la ‘Vivaiaal civico 35 avvenuta nei giorni scorsi.

Le operazioni di sgombero sono terminate attorno alle 15.

Alcuni attivisti si sono radunati nel parco davanti allo stabile per un presidio pacifico di solidarietà. Fuori, quattro blindati con gli agenti della polizia in tenuta antisommossa, con loro anche gli uomini della Digos.

Tutti e sei gli attivisti del collettivo transfemminista sono usciti dallo stabile nel primo pomeriggio, alcuni erano rimasti sul tetto per ore mentre gli agenti provavano a trattare per farli scendere. 

Non si tratta della prima occupazione dell’edificio: nel 2013, la Digos aveva sgomberato l’ex serra alla fine di maggio, dopo che questa era rimasta occupata abusivamente per circa due mesi.

Esprime soddisfazione per lo sgombero il gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale, che in una nota evidenzia che, sebbene "si sia sottolineato spesso che un comitato di cittadini era propenso ad una simile occupazione, è giusto ricordare che ci sono anche centinaia di famiglie che l'anno scorso hanno subìto disagi per la presenza degli occupanti e i relativi disordini e schiamazzi, specie nelle ore notturne".

Per questo i consiglieri, nel ringraziare le forze dell'ordine, ribadiscono che "le occupazioni non sono mai una soluzione e rappresentano un reato, pertanto non possono e non devono essere tollerate, né appoggiate da alcuna parte politica".

Ringraziano gli agenti anche Annamaria Cesari, capogruppo Forza Italia consigliere Porto Saragozza, e Nicola Stanzani capogruppo consigliere comunale dello stesso partito: “Purtroppo questo intervento implica risorse economiche e di personale che ben avrebbero potuto essere investite diversamente, per problemi imprevisti del cittadino rispettoso della legge, piuttosto che per problemi del Comune prevedibili ma colposamente trascurati. Auspichiamo pertanto che questa Giunta comprenda le conseguenze negative della perdurante tolleranza dell'occupazione abusiva degli immobili”. 

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