Una nuova occupazione in città. Torna la ’Vivaia’ in via della Certosa

Gli attivisti dopo un anno si riprendono l’ex serra abbandonata, che fu sgomberata a fine maggio 2023

Una nuova occupazione in città. Torna la ’Vivaia’ in via della Certosa

Una nuova occupazione in città. Torna la ’Vivaia’ in via della Certosa

Nuova occupazione dell’ex vivaio di via della Certosa. Dopo l’esperienza di un anno fa, torna infatti ’Vivaia Tfq’.

"Abbiamo passato un anno intero a leccarci le ferite, a stringerci tra sorelle e a tessere nuove reti per sopravvivere alle brutture di questo mondo, che ci appartiene sempre meno", scrive il collettivo transfemminista anarchico. "La spinta a occupare dello scorso anno è la stessa che ci ha portato, oggi, a rientrare in questo spazio". L’obiettivo, si legge ancora nella ‘rivendicazione’ diffusa dalle occupanti, è quello di "ridare vita a un luogo che sarebbe destinato alla cementificazione".

Infatti "l’intera area verrà destinata alla costruzione di un parcheggio all’interno del progetto di riqualificazione per l’ammodernamento dello stadio Renato Dall’Ara. Il cemento che cerca di disgregarci, così come la repressione sono alcuni degli strumenti utilizzati per dividerci, per impedire ad altre turbolente primavere di fiorire".

L’anno scorso, il blitz della Digos aveva sgomberato l’ex serra di via della Certosa 35 proprio alla fine di maggio, dopo che questa era rimasta occupata abusivamente per circa due mesi. All’arrivo delle forze dell’ordine, nello spazio denominato ‘Vivaia’ c’erano quattro persone, ma poi un gruppo di sostenitori degli occupanti – una sessantina di persone – si era riunito in presidio nel giardino Bulgarelli, per una manifestazione pacifica seguita da un corteo di circa 300 manifestanti. All’epoca, il sindaco Matteo Lepore aveva fatto sapere alla proprietà dello stabile abbandonato e in attesa di passare nelle mani del Comune di essere disponibile anche a usi temporanei, in attesa che si firmi la convenzione", nell’attesa che lo spazio fosse dedicato a "un’area verde per usi civici".

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