DONATELLA BARBETTA
Cronaca

Covid, tamponi agli arrivi dalla Cina Al Marconi riparte la macchina dei test

Il presidente Postacchini: "Non siamo un hub intercontinentale, ma bisognerà valutare le triangolazioni"

Covid, tamponi agli arrivi dalla Cina  Al Marconi riparte la macchina dei test

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Sotto le Due Torri ci si prepara ai controlli anti Covid tenendo lo sguardo rivolto a Roma, dove Orazio Schillaci, il ministro della Salute, ha disposto, "con ordinanza, tamponi antigenici Covid19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia".

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Aeroporto di Bologna, punto tamponi covid per i passeggeri dalla Cina

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Che cosa accadrà nei prossimi giorni, rivedremo in aeroporto un’area dedicata ai test, un tendone all’esterno? "Noi non siamo un hub intercontinentale, dove arrivano direttamente i voli dalla Cina, e quindi non veniamo coinvolti in prima battuta – spiega Enrico Postacchini, il presidente del Marconi –, anche se può accadere che i passeggeri arrivino in seguito a una triangolazione, magari da Istanbul o da Dubai. Bisognerà anche capire che cosa si intende per persone ’in transito’. Attendiamo le indicazioni. Ma non siamo noi che dobbiamo fare i controlli, possiamo solo ottemperare a quello che viene deciso".

I tamponi, infatti, vengono eseguiti dal personale sanitario, come è accaduto durante la pandemia.

"Sono l’Ausl e l’Usmaf, l’Ufficio sanità marittima, aerea e di frontiera, a occuparsi di questo settore – prosegue Postacchini – e quindi ad attivarsi. Noi potremmo garantire postazioni ad hoc, ma sempre dietro indicazioni del ministero della Salute e degli organi competenti, per poi eventualmente organizzare una postazione a cura dell’Ausl, come era stato fatto".

Ai tempi dell’emergenza, infatti, prima venivano organizzati dei sopralluoghi con il personale sanitario e poi si allestivano gli spazi, adeguandoli alle varie necessità. Noi quindi siamo a disposizione, ma non ci muoviamo autonomamente – sottolinea il presidente – perché non possiamo e inoltre non si tratta di compiti che spettano a noi".

Comunque, sono già partiti i contatti tra Ausl, Regione e ministero per individuare i viaggiatori da sottoporre al test. Tra i primi potrebbero essere individuati coloro che, per esempio, arrivano da Francoforte e provengono dalla Cina oppure da altre triangolazioni.

Il presidente dell’Aeroporto, che ha un osservatorio particolare, si attendeva di tornare al tempo dei controlli? "Le complicazioni possono accadere – risponde Postacchini –. D’altra parte un Paese come la Cina finora aveva dei vincoli che impedivano di arrivarci o scoraggiavano dall’andarci: penso alle nostre aziende con interessi in quelle città. Però, se il tampone è utile per riaprire i canali, ben venga dal punto di vista degli scambi, ora si torna a volare verso il Paese asiatico. Credo che questo sia stato l’intendimento della Cina, perché finora quel mercato era tagliato fuori. Il prezzo della riapertura sono le accortezze che il ministero impone con un’ordinanza. E quando un mercato si riapre, trovo opportuno che il ministero ponga delle giuste attenzioni per cercare di evitare una nuova escalation".

Donatella Barbetta

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