ZOE PEDERZINI
Cronaca

Coniugi morti, dolore e sconcerto in paese. Il sindaco: "Nessun segnale"

Il primo cittadino di Malalbergo, Vogli: "Sapevamo solo che la moglie aveva problemi di salute". La famiglia non era seguita dai Servizi sociali, ma assistita dall’Ausl per le cure domiciliari alla donna

La palazzina con i mattoni a vista dove vivevano Luciano Baraldi e Marina Bassoli

La palazzina con i mattoni a vista dove vivevano Luciano Baraldi e Marina Bassoli

Bologna, 5 dicembre 2024 – Un paese in preda al dolore e allo sgomento. Erano in tanti, ieri mattina, sconcertati per la notizia dei coniugi morti di via Franchini, ad Altedo di Malalbergo. La stradina residenziale dove abitavano Luciano Baraldi e Marina Bassoli è, infatti, limitrofa al centro della frazione e alla via principale dove si trovano tutte le attività commerciali: "Me li ricordo bene, prima che la moglie si ammalasse e peggiorasse rapidamente li vedevo in farmacia: lui aveva sempre una giacca da pescatore, a cui era affezionatissimo – racconta, con il viso addolorato, un pensionato della zona –. Sono venuto qui per vedere se quello che mi avevano raccontato era vero. Non ci si può credere che si arrivi a una tragedia del genere: spesso, troppo spesso, la disperazione non la vedi. Se non quando è troppo tardi. Spero solo che ora, ovunque siano, abbiano trovato un po’ di serenità".

Sconvolto anche il primo cittadino di Malalbergo, Massimiliano Vogli: "Ho appreso la notizia questa mattina (ieri, ndr), proprio mentre stavo rientrando in ufficio dopo otto giorni di assenza forzata per un piccolo problema cardiaco. Mi stringo ai parenti e agli amici dei due coniugi. In particolare sono vicino ai genitori anziani e alla sorella di lei. Conoscevo il marito di vista o poco più, ma è sempre stata una persona corretta ed educata. Non mi risultano difficoltà economiche, ma solo problemi di salute molto pesanti della moglie. Purtroppo una tragica fine, non preannunciata, da quel che ne so, ma che nessuno ha il diritto di giudicare".

Da quanto raccontano alcuni cittadini, pare che i coniugi non frequentassero tanto la vita del paese: da tanti anni uscivano solo per sbrigare alcune commissioni, perlopiù il marito, che tutti definiscono ‘educato, ma estremamente taciturno’.

"Aveva un carattere schivo, gentile, ma di certo non dava confidenza e non andava in giro a raccontare di sé, men che meno dei problemi della famiglia o della moglie – aggiunge un commerciante –. Dispiace immensamente perché siamo una comunità e, a saperlo, si sarebbe potuto forse fare qualcosa per aiutarli".

I due, da quanto risulta anche all’Anagrafe, risulta che non siano mai stati seguiti dai Servizi sociali, bensì solo dai servizi dell’Ausl per le cure domiciliari della Bassoli.