PAOLO ROSATO
Cronaca

Don Bosco, il conto. Cantieri congelati. Si moltiplicano i danni. È corsa contro il tempo

Quadro economico di 18 milioni di euro a rischio, 2 arrivano dal Pnrr. Centinaia di migliaia di euro di spesa per mantenere le ruspe nel parco. Gli attivisti non intendono mollare. "Il nostro verde è intoccabile".

Don Bosco, il conto. Cantieri congelati. Si moltiplicano i danni. È corsa contro il tempo

Don Bosco, il conto. Cantieri congelati. Si moltiplicano i danni. È corsa contro il tempo

Il Comune ha già conteggiato "diverse centinaia di migliaia di euro di danni", per lo stop al cantiere. Una frase precisa, quella detta due sere fa dal sindaco Matteo Lepore, alla fine del faccia a faccia con la delegazione del Comitato ‘No Besta’. Quel tipo di ammanco, Palazzo d’Accursio ce l’ha bene in mente. Anche se, da fonti amministrative, non ci sarebbe ancora una stima precisa di quanto costerà all’amministrazione tenere quei lavori a bagnomaria, nell’attesa che la giunta e gli attivisti trovano un’intesa. Sicuramente è una cifra che potrebbe crescere – ora sarebbe comunque sotto il milione di euro –, anche se si farà di tutto per ricominciare con le procedure di realizzazione nel più breve tempo possibile. Che si mantenga questo progetto di ampliamento delle scuole, o che si faccia clamorosamente marcia indietro come chiedono i contrari all’attuale iniziativa (ovvero, ristrutturazione dei locali oppure abbattimento della vecchia scuole e ricostruzione senza consumare suolo e tagliare altri alberi), i fondi del Pnrr devono essere tassativamente spesi entro il dicembre del 2026, poco più di un anno e mezzo. La realizzione della scuola costerà al Comune 18,43 milioni, di cui 2 milioni dal Pnrr e il resto da mutui contratti da Palazzo d’Accursio con le banche. Gli ammanchi del Comune vanno valutati sicuramente considerando i costi per il mantenimento del cantiere, mentre il grosso del finanziamento è seriamente a rischio se non si finirà con i lavori entro la fine del 2026.

Questo il dettaglio del quadro economico. I nudi lavori costano da determina 14.451.265,18 euro, mentre gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso constano di 385.000,00 euro. Per quanto riguarda invece gli oneri fiscali del 10% sui lavori, la cifra è di 1.483.626,5 euro. Per le spese tecniche: progettazione, direzioni operative, cse, collaudi, indagini la cifra nel quadro è di 1.450.000,00 euro. Il contributo ‘Autorità ed altre spese’ ammonta a 2.500,00 euro, mentre gli incentivi per le funzioni tecniche 80% (art. 113 co 3 D.Lgs. 50/2016 e smi), per quota personale, è di 237.380,24 euro.

Infine per ’Arredo scuola, mensa, lavoratori, palestra, attrezzature area esterna, biblioteca’, la cifra è di 235.000,00 euro, mentre gli allacciamenti (78.500,00 euro) e gli Imprevisti e arrotondamenti (114.373,26 euro) concludono il quadro economico fino ad arrivare ai 18 milioni e mezzo di euro totali. Due sere fa gli attivisti delle Besta, accolti con applausi all’esterno di Palazzo d’Accursio dopo la conferma della sospensione dei lavori al parco Don Bosco, erano stati più che chiari sul futuro della trattativa. "Abbiamo stabilito che non andiamo d’accordo, le posizioni sono molto diverse. Però c’è la volontà di dialogare – ha detto il portavoce Gianni De Giuli –. Si aprirà forse un tavolo, una parola che a noi non piace. Ma Lepore ha assicurato il dialogo, e questo per noi è importante. Vedremo se davverò c’è una volontà di dialogare, oltre quello che si è detto stasera – ha continuato il portavoce –. La soluzione possibile per noi rimane quella della ristrutturazione delle attuali Besta, per loro no. Siamo aperti a trovare modalità alternative. Ma il parco, lo ribadiamo, è intoccabile".

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