Funerali di don Marco Aldrovandi, "Ha vissuto per gli altri fino all’ultimo"

Molinella (Bologna), 9 maggio 2015 - La piazza davanti al municipio gremita di persone già mezz’ora prima, i ragazzi degli scout con le insegne allineati uno a fianco all’altro, il megaschermo, il feretro di fronte all’altare in attesa dell’arrivo dei fedeli. Sono iniziati così, all’interno della chiesa di San Matteo a Molinella, i funerali di don Marco Aldrovandi, il parroco delle frazioni di San Martino e Selva Malvezzi scomparso a soli 31 anni a causa di incidente stradale nella notte tra sabato e domenica. LE FOTO

Ieri, dalle prime ore del pomeriggio, centinaia di persone hanno iniziato a invadere le strade del paese. C’erano abitanti di San Benedetto Val di Sambro (dove era originario il prete) e da Pieve di Cento dove don Marco era stato per alcuni anni.

A officiare il funerale il cardinale Carlo Caffarra con al fianco monsignor Ernesto Vecchi, il parroco di Molinella don Nino Solieri e tanti religiosi provenienti dalla provincia di Bologna e anche da quella di Firenze.

«Nell'ora in cui nessuno se lo aspetta arriva il figlio dell’uomo – ha sottolineato il cardinale – e ogni attimo della nostra esistenza è scandito dalla possibilità dell morte. La fine di una vita può diventare la porta d’ingresso per l’eternità. Le nostre opere ci seguono e sono le sole a farlo. Un uomo quando diventa sacerdote subisce un’espropriazione: non vive per se stesso e quando muore lo fa per gli altri. Molte sono le testimonianze nel cuore dei fedeli lasciate da don Marco che devono essere custodite dalla gente».

Anche il sindaco Dario Mantovani è intervenuto, commuovendosi: «Don Marco era una persona limpida che non sapeva cosa volesse dire l’io, ma per lui esisteva soltanto il noi. Sapeva aprirsi alle persone che non la pensavano come lui. Un esempio per tutta la comunità».