Hanno deciso "di suonare la sveglia di fronte alla sconfitta elettorale". E hanno raccolto "più di mille firme in pochissimi giorni con la petizione lanciata per anticipare il congresso del Partito democratico". Sono il collettivo delle donne del Pd ‘Ci siamo’, che ieri a Roma hanno incontrato il governatore Stefano Bonaccini, da lunedì scorso formalmente candidato a segretario nazionale del partito.
"Scegliamo di continuare il nostro impegno – si legge in una nota del collettivo – perché pensiamo che sia necessario un Pd di donne e uomini, plurale e contemporaneo, da costruire".
Le firmatarie si ripromettono di "essere la voce e lo sguardo di donne libere e autonome: amministratrici, professioniste, iscritte, parlamentari, lavoratrici, docenti universitarie".
Diverse "per età, per esperienze, per provenienza geografica". Ma "unite nella convinzione che il nuovo Pd debba fare il Pd: guardare avanti, interpretare e rappresentare la realtà in movimento, con l’orgoglio di tutta la nostra storia. Vogliamo davvero partecipare e essere parte di questo percorso congressuale".
Le donne di ‘Ci siamo’ commentano: "Apprezziamo Bonaccini, candidato alla segreteria del nostro Partito democratico, per aver voluto aprire un dialogo con noi in una data simbolica come quella del 25 novembre", Giornata contro la violenza sulle donne. Il collettivo è comunque pronto "a incontrare altre candidate e candidati che lo vorranno.
Del collettivo fanno parte, tra le altre, Alessandra Moretti, Anna Maria Bigon, Lorenza Bonaccorsi. Francesca Bonomo, Enza Bruno Bossio, Carla Cantone, Marilu Chiofalo, Lucia Ciampi Rosa Maria Di Giorgi, Titti Di Salvo, Valeria Fedeli , Alessandra Gemelli, Annalisa Gliubizzi, Chiara Gribaudo, Elisabetta Gualmini, Cristina Lodi, Monica Lotto, Giorgia Maschera, Alessia Morani, Simona Meloni, Terry Pasqui, Stefania Pezzopane, Patrizia Prestipino, Alessia Rotta, Lucia Saviane, Alessandra Serra, Giulia Zangrando.
"Nel vostro appello – ha commentato Bonaccini, dopo l’incontro al Nazareno, sede del Pd – mi sono ritrovato rispetto alla necessità di dare una scossa e accelerare i tempi previsti per il percorso congressuale, incompatibili con lo scorrere del tempo che viviamo".
"Non sarò certamente io a stabilire come debbano organizzarsi del donne del Pd – ha detto ancora il presidente della Regione – ma vorrei incontrare presto la Conferenza Nazionale delle donne democratiche per ascoltare e capire, e per condividere insieme le mie prime proposte".
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