Bologna, 8 novembre 2024 – "L’agricoltura sarà il settore più importante da qui alla fine secolo". Questa l’affermazione di Danilo Monarca, direttore Dipartimento di Scienze agrarie e forestali Università degli Studi della Tuscia, apre l’evento ‘Innovazione e meccanizzazione. Il futuro delle macchine agricole’, organizzato da QN-distretti e che vanta come main partner Banco Bpm e partner come Nobili, Federunacoma ed Eima, la fiera che ha ospitato la kermesse, ieri mattina. Il convegno è pensato per esplorare le ultime innovazioni nel settore delle macchine agricole, attraverso interventi di esperti, produttori e professionisti del settore agricolo. All’interno della sala Notturno, al fianco di Valerio Baroncini, vicedirettore di Qn-Il Resto del Carlino, si è seduto Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy.
"L’agricoltura rappresenta un terzo del Pil nazionale, ma ha bisogno di finanziamenti e di industria 5.0", fa notare Bitonci lanciando una stoccata all’Ue: "L’Europa ci ha imposto una serie di vincoli legati alla riduzione dei consumi. Su questi finanziamenti, noi vogliamo apportare delle modifiche: la proroga della scadenza da fine 2025 ad aprile 2026; e l’innalzamento della soglia del credito d’imposta, da 6 a 10 milioni di euro". Non solo le ultime tendenze nel comparto agricolo. In generale, è una 46esima edizione di Eima ricca di presentazioni e di industrie. Sono 1750 gli espositori, ma "non ci interessano i numeri, guardiamo alla qualità e al valore della rassegna che non può che puntare su futuro e innovazione", descrive Simona Rapastella, direttore generale Federunacoma.
Importante è anche il ruolo delle banche per il comparto della meccanizzazione agricola. A questo punto sale sul palco Adelmo Lelli, responsabile Direzione territoriale Emilia-Adriatica Banco Bpm. "Dobbiamo giocare di squadra e guardare al futuro con ottimismo. Il rapporto tra banca e agricoltura è molto stretto, tant’è vero che l’agricoltura rappresenta oltre l’11% dei nostri impieghi".
Lelli coglie l’occasione per fare il punto sul 2024: "Un anno non molto positivo, ci aspettiamo un 2025 in ripresa, speriamo grazie a una riduzione dei tassi e al piano di transizione 5.0. In tal senso abbiamo stanziato un plafond di 2 miliardi". Inoltre, "con strumenti finanziari dedicati alla prevenzione, supportiamo le imprese agricole nella gestione dei rischi ambientali", conclude Lelli. Efficienza energetica, agricoltura di precisione, automazione e digitalizzazione, materiali e componenti ecocompatibili. Sono queste le quattro macroaree trattate nel doppio panel ‘Le sfide per il mondo imprenditoriale’, coordinato da Davide Nitrosi, vicedirettore di QN – Quotidiano Nazionale. A proposito di futuro, però, non si può non considerare il cambiamento climatico.
E al centro dell’attenzione di Alex Donzelli, presidente Assoidrotech, c’è l’irrigazione, nello specifico l’uso dell’acqua e il mutamento dell’ambiente. "Fino al mese scorso non avevo mai visto Bologna sott’acqua – racconta Donzelli –. La causa è legata ai cambiamenti climatici, che portano a un regime delle precipitazioni sfavorevole: a lunghi periodi di siccità si alternano alluvioni pericolose e dannose per i territori", elenca Donzelli.