Esce dal carcere dopo la violenza sul bus a Bologna e aggredisce una donna in treno

Il trentasettenne, arrestato il 15 aprile dai carabinieri per gli abusi su una studentessa, era tornato libero Martedì è stato fermato di nuovo dai poliziotti della Polfer in stazione, che lo hanno denunciato

Bologna, 27 aprile 2023 – Uscito dal carcere quattro giorni dopo aver violentato, su un bus, una studentessa di 24 anni, il trentasettenne non ha perso tempo e ha aggredito, di nuovo, una ragazza. Questa volta, a bordo di un Frecciarossa. L’episodio è avvenuto la sera del 25 aprile. Stando a quanto ricostruito dalla Polfer, che ha denunciato l’uomo per tentata violenza sessuale, intorno alle 22, mentre il treno stava percorrendo il tratto tra Riccione e Rimini in direzione di Bologna, il trentasettenne si è avvicinato alla ragazza, una trentenne, che viaggiava da sola.

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E dopo averla approcciata con insistenza, l’ha afferrata per un braccio, dicendole "Vieni con me", trascinandola verso di sé e tentando di abusare di lei. La ragazza, benché scossa, ha subito reagito. E la fortuna ha voluto che nel vagone, ad assistere alla scena, ci fosse un’altra passeggera, che ha soccorso subito la giovane donna. E, insieme, hanno chiamato la polizia.

L'uomo, dopo essere stato scarcerato, ha aggredito una donna sul treno (foto archivio)
L'uomo, dopo essere stato scarcerato, ha aggredito una donna sul treno (foto archivio)

Quel treno, da Rimini, non fa fermate fino a Bologna: per questo i poliziotti sono potuti salire a bordo soltanto alla stazione centrale - circa un’ora dopo i fatti - e qui hanno bloccato l’uomo. Della vicenda è stato informato subito il pm di turno. È bastata una rapida ricerca nei database per verificare l’identità dell’aggressore e scoprire come appena dieci giorni fa, lo scorso 15 aprile, il trentasettenne avesse pesantemente molestato e palpeggiato un’altra ragazza a bordo di un bus di linea 11, fatto per cui era stato arrestato dai carabinieri del Radiomobile, intervenuti su richiesta dell’autista del mezzo Tper.

Un arresto convalidato dal giudice, che aveva però disposto la scarcerazione dell’uomo (nonostante la richiesta del carcere da parte del pm), a cui era stato imposto il divieto di dimora nella provincia di Bologna. Questa volta, non essendoci più la flagranza del reato, commesso in territorio di Rimini, l’uomo se l’è cavata ‘solo’ con una denuncia. Non è chiaro dove avesse preso il treno e dove fosse diretto, se a Bologna - dove non avrebbe potuto fare rientro se non violando le disposizioni del giudice - o altrove. Adesso, comunque, è ancora a piede libero. Con la possibilità, molto concreta visti i fatti recenti, di reiterare di nuovo il reato su qualche altra malcapitata.

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