Esce dal carcere e torna a picchiare la madre Per tre anni disposta la sorveglianza speciale

Per anni ha maltrattato e minacciato l’anziana mamma e la sorella, con lo scopo di ottenere denaro, anche dopo che nei suoi confronti era stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare. Ora, nei confronti dell’uomo, un cinquantenne italiano che si trova in carcere dopo essere stato arrestato, per l’ennesima volta, ad agosto scorso, è stata disposta la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per tre anni, con divieto di avvicinarsi ai familiari. Oltre ai reiterati episodi di maltrattamento, registrati a partire già dal 2016, il 50enne ha a suo carico numerosi precedenti di polizia e condanne, che secondo la Questura "sono indicativi di un’indole aggressiva e di una forte spinta criminale, che i provvedimenti di condanna e di natura cautelare non hanno arginato". Infatti, "i reati contro il patrimonio sono stati accompagnati da condotte violente, le misure cautelari dei domiciliari sono state eluse ripetutamente, le violazioni al Codice della strada per guida in stato di alterazione sono aumentate nel tempo, in seguito ad un abuso sistematico di alcol e stupefacenti". Le prevaricazioni hanno colpito soprattutto la madre, costretta a letto da gravi problemi di salute. Nella circostanza che ha portato all’ultimo arresto, l’uomo era appena uscito dal carcere quando è tornato a casa della madre, distruggendo tutto quello che trovava a tiro e aggredendo la povera donna. Era stata la sorella, per prima nel 2020, a rivolgersi al questore, che aveva ammonito il cinquantenne. Tuttavia, la misura non era bastata ad arginare la pericolosità dell’uomo. Da cui, la scelta di applicare la sorveglianza speciale.

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