Cosa è successo nella centrale di Suviana dopo l'esplosione, minuto per minuto

A Bargi una turbina a 40 metri di profondità è scoppiata il 9 aprile, subito sono partiti i soccorsi e le ricerche dei morti e dei dispersi. Ecco la cronosequenza della vicenda

Bologna, 12 aprile 2024 – Una tragedia che ha scosso l’Italia intera quella che si è verificata nel pomeriggio di martedì 9 aprile, quando una forte esplosione ha colpito la centrale idroelettrica di Bargi costruita sulla riva del lago di Suviana. A seguire, la cronistoria dell’evento e dei quattro giorni di terrore, in cui sette persone hanno perso la vita

Le notizie in diretta del 12 aprile

La mappa dove si trova la centrale di Bargi sul lago di Suviana
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Cosa sappiamo dell’esplosione a Suviana: perché c’è chi si è salvato (grazie ai segnali di allarme)

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Martedì 9 aprile

Ore 14.50Una sessantina di studenti delle scuole medie Muratori di Vignola sono in gita alla centrale di Bargi. Fortunatamente, la scolaresca si allontana con mezz’ora di anticipo, dopo che un cattivo odore si era sparso nella zona;

ore 15 - Un boato scuote l’Appennino tosco-emiliano: c’è stata un'esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi. Dall’altra sponda del lago di Suviana si vede del denso fumo uscire dalla struttura;

ore 15.30 – Gli elicotteri di soccorso si alzano in volo;

ore 16.30 – Le prime ricostruzioni: è esplosa una turbina all’ottavo piano sotto terra, a una profondità di meno 40 metri. Il nono piano, quello inferiore, si è allagato dopo il crollo di un solaio;

ore 17 – I soccorsi faticano a entrare nel luogo dello scoppio. Fumo e calore ostacolano le ricerche. Arrivano anche i sommozzatori;

ore 18.40 – Vengono resi noti i nomi dei tre morti. Si tratta di Vincenzo Franchina, 36 anni, Mario Pisano, 74, e il romeno Pavel Tanase, 46;

ore 22.30 – Continuano le ricerche: al piano -8 si cercano i corpi dei dispersi sotto le macerie; al piano -9 allagato agiscono i sommozzatori. La situazione, fanno sapere, è molto complicata;

ore 00.40 – Sommozzatori e soccorritori sospendono le ricerche, con l’obiettivo di riprenderle all’alba. La stanchezza è nel volto di tutti.

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La centrale di Suviana sott’acqua, il video. Ricerche con sub e droni

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Mercoledì 10 aprile

Ore 6.30 – Riprendono le ricerche delle quattro persone disperse. Aumentano a 100 i vigili del fuoco impegnati. Sul luogo dell'incidente stanno operando i team specialistici Usar (Urban Search and Rescue), ma ci sono anche unità Speleo Alpino Fluviali ed esperti topografi;

ore 10 L'incendio è stato domato, la struttura viene considerata non in pericolo di crollo, ma molte delle stanze sono allagate e non c’è visibilità in acqua, fanno sapere i vigili del fuoco;

ore 13 – Vengono diffusi i nomi dei quattro dispersi: Paolo Casiraghi, 59 anni, Alessandro D'Andrea, 37 anni, Adriano Scandellari, 57, e Vincenzo Garzillo, 68 anni;

ore 20 – Le attività di soccorso – portate avanti anche con droni acquatici – vengono riprese dopo una sospensione di alcune ore dovuta alle difficili condizioni'Ma non smetteremo di cercare', fanno sapere i vigili del fuoco;

Ore 23 – Le ricerche vanno avanti per tutta la notte.

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Giovedì 11 aprile

Ore 9 – Non cessano le ricerche dei dispersi, dopo che i soccorsi hanno proseguito ininterrottamente con 100 Vigili del fuoco, inclusi sommozzatori e speleologi subacquei, ma anche l’Arma dei Carabinieri. In mattinata sono tornate in funzione anche le pompe idrovore e le autobotti per smaltire acqua e olio;

Ore 9.30 – In centro a Bologna intanto parte il corteo di Cgil e Uil, che per la giornata hanno indetto uno sciopero di 8 ore, per dire: "Basta ai morti sul lavoro"

Ore 11.30 – Ritrovato il primo dei quattro dispersi al livello -9 della centrale. Sale così a quattro il bilancio dei morti. Non si conoscono ancora le generalità della vittima. 

Ore 12.45 – Poco dopo mezzogiorno la notizia del ritrovamento, sempre al livello - 9, del corpo di un altro disperso. A questo punto i morti della tragedia salgono a cinque.

Ore 14.10 – Viene identificato il primo corpo recuperato nella giornata di oggi. Si tratta del 57enne Adriano Scandellari, padovano e residente a Ponte San Nicolò. Era un lavoratore specializzato di Enel Green Power e aveva ricevuto da poco la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Ore 17.15 – Identificato anche il secondo corpo recuperato la mattina. La vittima è Paolo Casiraghi, milanese di 59 anni, che era dipendente della ditta Abb. Tecnico specializzato con tanta esperienza e una vita fatta di viaggi per lavoro, passata nella zona nord di Milano, fra Niguarda e Bicocca, con la passione per l'Inter.

Ore 20.05 – Trovata la sesta vittima: il corpo è di Alessandro D’Andrea, 37 anni, originario di Forcoli (frazione di Palaia in provincia di Pisa), tecnico specializzato con numerose esperienze anche all'estero, che lavorava per la Voith di Cinisello Balsamo (Milano).

Venerdì 12 aprile 

Ore 10.20 – Trovata la settima vittima: il corpo (manca ancora l’identificazione ufficiale ma era l’unica persona a mancare all’appello) è di Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, dipendente di Lab Engineering, era a Suviana come consulente esterno.

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