Evade dall’obbligo di dimora: ora ha il braccialetto elettronico

Un 38enne bolognese agli arresti domiciliari per un furto di due mesi fa ai danni di un bar

È stato in carcere, ai domiciliari, poi è stato sottoposto all’obbligo di dimora dalle 20 alle 7, ma è quasi sempre evaso, tranne che dalla Dozza. Al centro della notizia il 38enne bolognese pluripregiudicato Alex Caruso. Questo al momento era sottoposto all’obbligo di dimora notturno per un reato commesso lo scorso maggio. Si tratta di un furto presso il Java Caffè di via della Repubblica. In questo frangente criminoso Caruso era stata colto in flagrante ed era stato quindi arrestato dai carabinieri e, poi, sottoposto all’obbligo di dimora.

Conoscendo l’indole del soggetto, però, le forze dell’ordine, come di prassi, hanno svolto controlli periodici notturni per verificare la sua presenza in casa come previsto dal Tribunale. Due sere fa, prima a mezzanotte e tre quarti poi, nuovamente, all’una le forze dell’ordine non lo hanno trovato al domicilio. Qui lo hanno atteso al suo rientro per, poi, arrestarlo. È stato disposto, dunque, un aggravamento della misura cautelare. Caruso dovrà stare ai domiciliari in attesa, comunque, della pena definitiva sempre per il furto commesso a maggio.

Il 38enne era già noto alle forze dell’ordine da molto prima del furto di quest’anno. Nel 2011, infatti, a febbraio, Caruso era finito in carcere come membro di una banda di bancomattari che era stata sgominata a Bologna.

In quel frangente, poi, il 38enne era stato protagonista di un curioso avvenimento: dopo il ’colpo’ ordito ad una banca del bolognese era rimasto ferito dall’esplosione. I compagni della banda lo avevano, dunque, soccorso per, poi, lasciarlo ferito davanti all’ingresso dell’ospedale e scappare.

Questo diede il via alle indagini delle forze dell’ordine che portò ad incastrare la banda composta da sette persone.

z.p.

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