Ex caserme a Bologna, la svolta. Bignami accelera: "Anche per la Perotti sviluppi importanti"

Il viceministro: "Partiti con la Staveco, alla Stamoto siamo sui blocchi . Le passate amministrazioni e anche Roma hanno perso troppi anni. Questo Governo ha dato un forte impulso alle procedure".

Galeazzo Bignami

Galeazzo Bignami

Bologna, 4 aprile 2023 – Le ex aree militari della città sono da decenni sospese in un limbo indefinito. Nel tempo si sono annunciati progetti e soluzioni, rimasti però sempre sulla carta. E le caserme dismesse – alcune a due passi dal centro – sono diventate vere e proprie cittadelle fantasma. "In questi primi cinque mesi di governo Meloni si può dire che molto, in questo senso, si è mosso", afferma Galeazzo Bignami, viceministro Infrastrutture e Trasporti, con delega all’Edilizia statale.

Qual è lo stato dell’arte?

"Alla Staveco siamo partiti; alla Stamoto siamo sui blocchi; alla Perotti ci sono sviluppi importanti. Insomma, recuperiamo il tempo perso".

Che cosa è cambiato?

"Da parte di questo Governo c’è un interesse strategico alla riqualificazione di queste aree, e non solo a Bologna. Anche se per la mia città ho una particolare attenzione. Parlo di un interesse che, per chi ha una certa visione di città, c’è sempre stato. Per questo abbiamo voluto – noi come Mit, insieme con il ministro Crosetto, il ministero della Giustizia e il Demanio – dare un’accelerazione significativa".

Con quale obiettivo?

"Riqualificare comparti importanti, che dovranno essere pienamente integrati con la vita della città, non certo marginalizzati come sono oggi".

Perché i progetti si sono arenati per così tanti anni?

"Da un lato c’è stata poca... vitalità da parte di chi ha amministrato la città".

Dall’altro?

"Va detto che se a Roma non c’è chi vuole firmare, stipulare e attuare, i Comuni non possono fare molto".

Insomma, non è solo colpa di Palazzo d’Accursio.

"Mi sarebbe facile dare tutta la colpa alle amministrazioni che si sono succedute, ma sarebbe strumentale. Sia chiaro: negli anni, da esponente dell’opposizione in Comune, raramente ho condiviso, nel merito, le valutazioni e le scelte fatte. Ma è anche vero che se un Governo centrale non si attiva, i progetti degli enti locali restano al palo".

Come sono i rapporti fra il Governo e l’attuale amministrazione comunale?

"Diciamo che, per un Comune, il Governo nazionale è in molti casi indispensabile. Penso, soltanto per fare alcuni esempi, a Pnrr, trasporto pubblico, finanziamenti, recupero delle aree demaniali, riqualificazione urbana, sociale".

Nel caso di Bologna?

"Mi pare che si voglia cercare la polemica su ogni cosa. Non credo che questo giovi ai bolognesi. Ho il timore che si perdano molte occasioni".

C’è una buona collaborazione con il sindaco Lepore?

"Ho incontrato già molti sindaci del Pd, anche di importanti città capoluogo. Facendo il confronto, mi sembra che a Bologna si governi con un po’ più di ideologia e con meno concretezza".

Si fatica a riconoscere un Governo di destra come interlocutore?

"Piaccia o no, il Governo votato dagli italiani è questo".

Veniamo alla Staveco.

"Siamo alla selezione delle proposte progettuali. Qui si sono persi vent’anni".

Perché?

"Il primo a lanciare la proposta di realizzare lì la cittadella giudiziaria fu Giorgio Guazzaloca (sindaco dal 1999 al 2004, ndr). Sostenuto da forze del centrodestra che oggi sono al Governo. Non solo si sono persi vent’anni, ma si sono anche buttati via molti soldi".

A cosa si riferisce?

"Agli oltre 40 milioni di euro spesi per l’affitto dei locali che ospitano il tribunale. Ma guardiamo avanti".

Passiamo alla Stamoto.

"Anche qui si è perso molto tempo. Si è lasciato scadere un protocollo che avrebbe consentito di vedere già dei risultati concreti. Questa è un’area molto importante".

Che cosa è previsto?

"Progetti diversi. Anche finalizzati ad andare incontro alle necessità di alloggi per universitari. Una carenza di alloggi per studenti, che a Bologna è un’emergenza, dimostra la scarsa capacità di programmazione di chi ha governato una città sede di una delle più importanti università del mondo".

Infine, l’ex caserma Perotti.

"C’è un percorso di valorizzazione che prevede la realizzazione della nuova sede provinciale dell’Agenzia delle entrate e del centro archivistico sovraregionale dell’Agenzia. È prevista la realizzazione di un parco pubblico e, anche qui, di edilizia finalizzata alle esigenze della nostra università".

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