MARCO BEGHELLI
Cultura e spettacoli

Festival Respighi: l’anteprima in piazza Maggiore

Il 9 giugno con l’orchestra del Conservatorio: ospite la star del violino Laura Marzadori.

Giovanni Sollima aprirà il Festival il 22 settembre al Manzoni

Giovanni Sollima aprirà il Festival il 22 settembre al Manzoni

Bologna, 21 maggio 2024 – Nel generale entusiasmo dei tanti protagonisti che concorrono al progetto, è stata presentata la seconda edizione del Festival Respighi Bologna promosso dalla Fondazione Musica Insieme (considerando ‘edizione zero’ quella di lancio, nel 2022): "una manifestazione di rilevanza nazionale, sostenuta anche dal Ministero della Cultura", ha evidenziato il sindaco Matteo Lepore, un festival stabile dedicato a Ottorino Respighi dalla sua città, capace di "mettere in sinergia alcune delle forze bolognesi più importanti", come sottolinea Alessandra Scardovi, presidente di Musica Insieme. Con il contributo fondamentale dei founding partners Alfasigma e Pelliconi, nonché dei sostenitori Banca di Bologna e Fondazione Cassa di Risparmio il festival 2024 ricalca sostanzialmente la formula dello scorso anno, ramificata in varie sedi significative.

Si comincerà il 9 giugno con l’anteprima in piazza Maggiore, nuovamente affidata all’orchestra del Conservatorio, con la partecipazione di Laura Marzadori, già allieva di quell’istituzione e oggi primo violino ‘di spalla’ alla Scala: accanto al Concerto per violino e orchestra di Respighi, le musiche cinematografiche di Riz Ortolani, Ennio Morricone e Nino Rota che tanto devono allo stile del sinfonismo respighiano. Il festival propriamente detto si dipanerà dal 22 settembre al 1° ottobre. Inaugurazione all’Auditorium Manzoni con Giovanni Sollima e il Concerto respighiano per violoncello da lui scoperto e ricostruito (direttore Donato Renzetti e ancora l’orchestra del Conservatorio). Al Teatro Duse tornerà la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Francesco Cilluffo con il ’Poema autunnale’ e il ’Trittico botticelliano’, insieme al Concerto per violino di Busoni, nel centenario della morte (solista Francesca Dego). Si chiude alla Sala Bossi con l’Orchestra Senzaspine diretta da Matteo Parmeggiani, la chitarra di Eugenio Della Chiara e l’organo di Andrea Macinanti, affiancando Respighi ai sempre troppo trascurati Castelnuovo Tedesco e Bossi. Come contorno, si ripeteranno le esecuzioni respighiane su pianoforte meccanico della Fondazione Franco Severi seguite dalla cena spettacolo di Gabriele Duma (al Museo della Musica), una nuova giornata di studi musicologici curata da Piero Mioli seguita da concerto cameristico (all’Accademia Filarmonica), proiezioni a tema a cura della Cineteca (al Cinema Modernissimo). E una novità: la gita a Montese, dove Respighi usava trattenersi in villeggiatura (14 luglio). "Il compito di riportare l’attenzione sulla musica strumentale italiana d’inizio Novecento – dice Maurizio Scardovi, ideatore e direttore artistico del Festival – è improbo ed entusiasmante insieme, perché ci obbliga a studiare autori dotti, come Respighi ed altri oggi quasi dimenticati, che erano umanisti a tutto tondo, faro di luce dall’Italia verso il mondo. Respighi conquistò l’America, divenendovi il compositore sinfonico italiano più eseguito. E dagli Stati Uniti ci è appena giunta la conferma che Zubin Metha verrà a dirigere Respighi con l’Orchestra del nostro Comunale nel concerto inaugurale del Festival 2025".