
Matteo Macchiavelli, 44 anni, con i modelli di Heroo, il trofeo che sarà assegnato domani al termine del Gran Premio di Formula Uno di Austin
Il trofeo di Austin parla bolognese. Proprio così, nella Formula Uno che aspetta il debutto di un pilota delle Due Torri (Andrea Kimi Antonelli), ecco il premio che sarà assegnato dopo il Gran Premio e che è stato realizzato da Matteo Macchiavelli. Matteo, 44 anni, è figlio di Paolo, che ha ricoperto ruoli dirigenziali nel basket, prima in Fortitudo poi alla Virtus – faceva parte del gruppo che nel 2001 firmò il Grande Slam – e, in passato, ha realizzato anche capi di vestiario in società con un’altra vecchia conoscenza di Basket City, Marko Jaric.
Matteo, che in questi giorni è nel Texas, al seguito della Formula Uno, ha realizzato Heroo, il trofeo che sarà assegnato domani.
"Heroo – dice Matteo – non è solo un’opera d’arte, ma nasce per essere anche un oggetto di design e al tempo stesso da collezione, in modo esclusivo e limitato".
La creazione di Heroo ha richiesto molto tempo in quanto le sue curve e le sue proporzioni hanno necessitato di una prototipa e una manualità elevata che hanno impegnato Matteo per quasi un anno al fine di raggiungere il risultato. "L’obiettivo è di portare nell’arte elementi e materiali pregiati come carbonio, titanio, bronzo, oro, argento, marmo che fanno parte di mondi differenti, dal settore del lusso al motorsport, dall’arte al design, dall’arredo all’esclusività limitata e da collezione, tutti elementi che si vanno ad aggiungere alla singola opera d’arte per renderla quello che mi piace definire l’unione di più mondi in un lifestyle esclusivo e desiderato".
Non ha dubbi, Matteo. "Heroo è l’espressione della vittoria che viene raggiunta ogni volta che arriviamo a toccare con mano i nostri sogni. Grazie a tutti questi elementi Heroo è stato scelto da Pirelli e dalla Formula Uno per trasformarsi nel trofeo del prossimo gran premio degli Stati Uniti ad Austin. Per questa esclusiva versione Heroo verrà ad avere una configurazione artistica molto riconoscibile, la sua base sarà l’iconico pneumatico Pirelli di Formula Uno reinterpretato da me in chiave artistica con la celebre mescola gialla".
Un risultato che consente a Matteo, che si divide tra moda e arte – e non solo, basti pensare a come aveva reinterpretato, in passato, la livrea di una dei bolidi dedicati al mito Ayrton Senna – di essere il primo artista a cui è stata data questa possibilità con la Formula Uno in un palcoscenico così importante.
"Il mio sogno americano – la chiosa di Matteo – nutre grandi speranze grazie a Heroo".