Fuga dall’asilo a Bologna, il papà: "Non puntiamo il dito"

Il genitore di uno dei piccoli scappati dal Colibrì di Pianoro: "Ci siamo spaventati, ma la colpa è anche della carenza di personale"

I piccoli hanno usato un giocattolo per riuscire a raggiungere la maniglia del cancello

I piccoli hanno usato un giocattolo per riuscire a raggiungere la maniglia del cancello

Bologna, 10 luglio 2022 - La piccola grande fuga dei due bambini di quattro anni dalla materna Colibrì a Pianoro raccontata ieri dal Carlino era addirittura premeditata: il duo aveva architettato il piano nei minimi dettagli. L’ironia è d’obbligo, è chiaro: la dinamica dell’evasione però fa sfuggire un sorriso, se si tiene a mente che ha avuto un finale felice.

Bologna, bimbi fuggono dall’asilo: maestra nei guai

A raccontarlo è il papà di uno dei due baby fuggitivi, il più grandicello, quasi cinque anni: "Non hanno scavalcato la staccionata: hanno sfruttato un carrettino giocattolo che hanno trovato all’asilo per salirci sopra e riuscire ad arrivare alla maniglia che apre il cancelletto". Un piano nato dalla richiesta del più piccolo dei due, sempre quattro anni, che "da qualche giorno, il pomeriggio, si lamentava che voleva andare a casa". Detto fatto, l’amichetto l’ha accontentato. Superato il primo ostacolo, i due complici hanno poi trovato il cancello d’ingresso aperto e il resto è stato un gioco da ragazzi, pardon, da bambini.

«Per loro è stato proprio questo, un gioco: si sono pure portati a casa il carrettino che avevano usato come scaletta – prosegue il papà –. Quando hanno citofonato, mia moglie e io eravamo appena rientrati dal lavoro e non potevamo crederci". I pargoli per arrivare a casa hanno attraversato due strade, per fortuna poco trafficate in quel momento (circa l’ora di pranzo del 23 giugno scorso). "Ma nostro figlio sa camminare sulle strisce e guardare a destra e a sinistra", assicura il genitore. Quindi i piccolini sono rincasati senza intoppi e senza essere notati. Mamme e papà, a trovarseli davanti, hanno "perso dieci anni di vita, ma la storia è a lieto fine quindi non faremo denunce".

La sola segnalazione arrivata ai carabinieri è quella della dirigente scolastica Liana Baldaccini, perciò allo stato attuale non si apriranno fascicoli sul caso.

La maestra incaricata di vegliare sulla sezione dei fuggitivi non si era neppure accorta della loro assenza: ora nei suoi confronti saranno presi provvedimenti disciplinari. Lei e la preside si sono scusate con i genitori; la dirigente ha promesso che verranno ulteriormente rafforzate le misure di sicurezza della scuola.

"Il problema di base da risolvere però è la carenza di personale nella scuola – riflette il padre –: è capitato che una maestra si trovasse da sola con 21 bambini di quattro anni. Come quel giorno, quando la docente, sostituta di quella cui di solito è affidata la classe, si è trovata da sola mentre la collega di sostegno che l’affiancava si era dovuta allontanare per un’esigenza della bimba di cui si occupa. Entrambe erano dispiaciutissime e allibite. Non vogliamo puntare il dito, la situazione è complicata". Intanto, suo figlio l’anno prossimo tonerà al Colibrì per l’ultimo anno di materna: "Gli piace, si trova bene con maestre e compagni, non vediamo perché spostarlo".

La storia ha fatto scalpore a Pianoro. Alcuni altri genitori di bimbi iscritti al Colibrì hanno puntato il dito contro la cattiva abitudine di molti loro ’colleghi’ di dimenticare aperto il cancello d’ingresso dell’istituto quando portano o vanno a prendere i figli. "Un vizio pericoloso: sarebbe bastata più accortezza e questo grave episodio si sarebbe evitato".

 

 

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