Furto San Giovanni in Persiceto, rubate cinque spade laser

Sparite dalla palestra Dorando Pietri di Decima le armi rese celebri dalla saga di ’Star Wars’ , utilizzate per un corso di scherma

L’istruttore Simone Pedrazzi insegna la scherma con l’utilizzo delle spade laser

L’istruttore Simone Pedrazzi insegna la scherma con l’utilizzo delle spade laser

San Giovanni in Persiceto (Bologna) 31 gennaio 2020 - Rubate cinque spade laser nella palestra comunale Dorando Pietri di San Matteo della Decima. Il furto delle spade, che sono utilizzate per praticare la disciplina sportiva che si chiama Light Saber Combat, o scherma con spada laser, è stato messo a segno ieri in un magazzino della struttura sportiva e il valore del bottino è di circa 1500 euro«Il magazzino dove è avvenuto il furto – spiega Simone Pedrazzi , istruttore di Light Saber Combat – è chiuso a chiave ed è protetto da una porta blindata. La serratura non è stata scassinata e penso allora che qualcuno abbia lasciato aperta la porta permettendo ai ladri di portare via la nostra attrezzatura. Domani (oggi, ndr ) mi recherò dai carabinieri a sporgere la denuncia di furto". Pedrazzi, laureato in scienze motorie e insegnante anche di altre discipline di combattimento, gestisce il corso di San Matteo della Decima, dove è avvenuto il furto, ed è presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Ludosport Aemilia. Associazione che si occupa della diffusione della pratica della disciplina nota appunto come Light Saber Combat.

«Oltre alle spade laser – continua l’istruttore – ho notato la sparizione di altri oggetti, di minor valore, come delle aste per cartelloni pubblicitari, che utilizziamo per le nostre attività". Il Light Saber Combat è nato nel 2006 a Milano, grazie ad alcuni esperti di arti marziali, con la passione per la saga di Star Wars. E che unirono la loro esperienza alla scherma medievale, utilizzando spade moderne luminose. Ogni incontro inizia con un saluto all’arma e con un mantra. Un modo di muoversi che ricorda lo spirito cavalleresco e che identifica questo sport con un mix tra kendo, scherma medievale, arti orientali e gli scacchi, perché conta il ragionamento. Ogni incontro che si disputa ha un tempo massimo di durata di un minuto.

L’incontro è diretto da un giudice e ogni atleta può compiere fino a tre assalti all’avversario per fare il proprio punto. "In Emilia – aggiunge Pedrazzi – ormai siamo circa 150 praticanti tra le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, distribuiti in tante palestre. Ci terrei infine a chiarire che nonostante il danno subito non ci fermiamo in alcun modo, anzi siamo sempre pronti ad accogliere nuovi atleti interessanti a questo nuovo sport ’made in Italy’. Uno sport che sta avendo sempre più consenso non solo in Italia ma anche in altri Paesi del mondo".  

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