
Ghostface Killah, all’anagrafe Dennis Coles, storico rapper del Wu-Tang Clan
Le killa bees sono tornate e arrivano sotto le Due Torri. Per chi non è abituato a fare incetta di hip-hop, soprattutto quello nato negli anni Novanta, il nome del collettivo Wu-Tang Clan forse non dirà granché. Per i fan del genere, invece, Ghostface Killah equivale a un mostro sacro che pochissimi, in Italia, possono vantarsi di aver visto dal vivo. L’artista newyorkese classe 1970, all’anagrafe Dennis Coles, è una delle penne americane più graffianti e taglienti della storia del rap, conosciuto soprattutto per gli incastri lirici e per le ‘barre’ incredibili che, nei suoi successi, non mancano mai: sarà a Bologna sabato, al Dumbo (ore 21), con l’unica data nel nostro Paese del suo Set the Tone (Guns & Roses) Tour. Il disco, uscito lo scorso maggio, è l’ultimo album in studio del rapper ed è stato rilasciato dalla Mass Appeal Records, etichetta indipendente fondata da un altro mostro sacro come Nas nel 2014.
Se ne parla ormai da mesi tra gli appassionati, perché Ghostface Killah – storico esponente del Wu-Tang Clan, appunto – non solo porterà con sé un grande show musicale, ma permetterà di trasformare il Binario centrale del Dumbo nella Capitale italiana dell’hip-hop. Almeno per una sera. Sul palco, in apertura di concerto, ci saranno infatti anche le star locale Inoki e Brenno Itani, insieme con PL/FCE, Akran e Faida Clan, in un evento firmato Original Bolo Chapter BoogieThon, che vuole essere "un raccordo fra l’origine della cultura hip-hop e la sua evoluzione". In puro stile americano, e non solo, sarà presente anche un ‘maestro di cerimonie’ (o ‘mc’, in slang) che arriva direttamente dal Bronx, distretto di New York: Donald D.
E ancora: la selezione musicale sarà curata dai deejay Stritti, Kalyweed, Django, Triggafinga e Dj Nersone , mentre sul palco ci saranno anche Fightin’soul, Breathe Funk e Groovin’Hustler. La beatbox invece sarà appannaggio di Zero Programma All Stars, DHAP ed Emzi. Non mancheranno nemmeno i riferimenti alla street art e al writing con Draw (Space).
Insomma, gli ingredienti per una grande serata all’insegna del rap e della musica underground ci sono tutti. Anche perché, come detto, quello di Ghostface Killah non è un nome che si sente pronunciare tutti i giorni quando si chiede chi suonerà in città durante il weekend.
Ben 14 gli album registrati in studio e sette quelli in collaborazione con altri artisti. Di lui i fan ricordano con passione soprattutto il celebre disco d’esordio del Wu-Tang Clan, Enter the Wu-Tang (36 Chambers), nel quale Coles ha realizzato la strofa iniziale del primo brano: Bring da Ruckus. Il disco arrivava dopo l’enorme successo del singolo underground Protect Ya Neck, altro manifesto indimenticabile dell’hip-hop old school. Altri ricorderanno Ghostface Killah con indosso una maschera, con la quale era solito esibirsi durante i primi concerti del gruppo fondato a Staten Island (New York) nel 1992. Il Wu-Tang nacque oltre trent’anni fa sotto la spinta del fondatore Prince Rakeem (RZA) insieme con i suoi cugini GZA e Ol’ Dirty Bastard, ma presto si aggiunsero altri rapper come Ghostface Killah: Method Man, U-God, Raekwon the Chef, Inspectah Deck e Masta Killa. Un gruppo unico, che da sempre trae ispirazione da film di Kung-Fu, a cui è riuscito a unire – plasmando l’immaginario collettivo – l’amore per l’hip-hop e la cultura underground.