Giornata mondiale dell'acqua, il Reno preoccupa. "Allarme siccità"

Il segretario dei Consorzi dei Canali di Bologna, Fabio Marchi: "Fiume quasi in secca"

Fiume Reno in secca (FotoSchicchi di repertorio)

Fiume Reno in secca (FotoSchicchi di repertorio)

Bologna, 22 marzo 2019 – La Giornata Mondiale dell'Acqua è l'occasione di affrontare la questione siccità. “La situazione del bacino del fiume Reno è critica, il livello è lo stesso che di norma si registra in piena estate, ovvero quasi in secca”. L'allarme è di Fabio Marchi, segretario dei Consorzi dei Canali Reno e Savena di Bologna, il quale questa mattina nella sede dell'Opificio delle acque in via della Grada ha partecipato alla presentazione della nuova app 'IdroMobile'.

Il portale, realizzato dalla startup Agromet, è aggiornato con le rilevazioni fatte ogni mezz'ora su idrometri e pluviometri di Arpae e serve per conoscere in tempo reale lo stato delle acque sul territorio bolognese. Per ogni punto dove sono installati i sensori sono indicati i livelli del momento, l'andamento delle ultime 12 ore e la media del periodo.

Dai dati emerge che in molti punti sia il Reno sia il Savena sono in secca. "Oggi, che è il 22 marzo, abbiamo le stesse condizioni che avremmo a luglio - afferma Marchi - non va bene". La piena del Reno a febbraio, continua il rappresentante del Consorzio, "non è stato un evento eccezionale, è stata una piena con un ritorno decennale. E' solo salita molto velocemente, per lo scioglimento della neve. Ma se andiamo in crisi in queste condizioni, vuol dire che non siamo messi bene".

Del resto, segnala Marchi, "abbiamo un sistema pensato per altre condizioni climatiche, più mediterranee, come in passato. Adesso è diverso, a causa del cambiamento climatico. In più abbiamo un'agricoltura e una società sempre più esigenti dal punto di vista dell'acqua. Quindi la coperta è sempre più corta".

In estate il Consorzio darà il via ai lavori di ripristino alla Chiusa di Casalecchio, danneggiata dalla piena del Reno del 2 febbraio scorso, con un costo di circa 350.000 euro. "Sono saltate le lastre del rivestimento - spiega Marchi - un'altra ondata di piena potrebbe causare danni per milioni. Bisogna intervenire prima dell'inverno". E sempre in estate, il Consorzio sistemerà anche il canale che alimenta il laghetto ai Giardini Margherita, che è "bisognoso di intervento".

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