Giù dal podio Ma non basta

(...) Dietro solamente a Trieste e davanti a Imperia (terza) e Rimini (quarta). Un brutto segnale per una città che ha sempre fatto dell’indipendenza e della libertà delle donne un vanto, nonché una pratica politica, amministrativa e personale riscontrabile in ogni aspetto della vita quotidiana. Avanti tutta, quindi, con progetti come la mappatura delle zone più a rischio della città e tutte le azioni di prevenzione e repressione dei reati contro le donne. Essere scesi dal podio delle città più pericolose d’Italia è un primo passo, ma non basta se non sapremo riconoscere e affrontare i nuovi problemi che abbiamo davanti ai nostri occhi.

a. z.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro