"Gli argini dell’Idice sono pronti per l’inverno"

Cantieri tra Budrio e Molinella, interventi per 32 milioni. La vicepresidente della Regione Priolo: "Abbiamo lavorato tutta l’estate" .

"Gli argini dell’Idice sono pronti per l’inverno"

"Gli argini dell’Idice sono pronti per l’inverno"

Continuano i lavori lungo il fiume Idice, tra Molinella e Budrio, al ponte della Motta, crollato a causa dell’alluvione del maggio scorso. Ad oggi, come fa sapere la Regione, è già stata completata una serie di opere: le rampe e gli accessi ai tratti arginati dove si è intervenuti, i guadi (uno in corrispondenza del ponte crollato e uno immediatamente a valle della zona dove si è verificata la rottura dell’argine) e la rimozione delle parti del ponte crollate nell’alveo.

Nel frattempo prosegue la ricostruzione dei rilevati arginali con l’apporto di terreno sabbioso recuperato dal materiale fuoriuscito con l’alluvione, oltre che di terreno argilloso proveniente da siti di deposito. L’obiettivo, sottolinea viale Aldo Moro, è portare all’altezza originaria le arginature prima della stagione invernale, con l’unica eccezione della ‘finestra’ che consentirà eventuali tracimazioni controllate, convogliate dai canali di bonifica adiacenti.

"Il cantiere sull’Idice è partito a fine maggio–, ricorda Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile. Da quel momento, si è lavorato intensamente per dieci settimane consecutive con sette squadre operative che sono intervenute contemporaneamente. Grazie a questo impegno, è stato possibile chiudere in anticipo le attività necessarie a rincanalare il corso d’acqua nel suo tratto a valle del punto di collasso dell’argine, garantendo il deflusso estivo. Le opere sono poi proseguite, senza sosta, per tutta l’estate, e sono in corso tutt’ora".

Il cantiere sull’Idice ha un costo complessivo di 32 milioni di euro. Sul totale, come evidenzia l’amministrazione regionale, la spesa per il primo intervento di risezionamento, di realizzazione della tura in massi, del reinalveamento dell’Idice, dei primi studi idraulici e di altre lavorazioni è stata di quattro milioni. Il costo per l’intervento di ricostruzione arginale ammonta invece a 28 milioni di euro.

Sempre sulla questione Idice, dal Comune di San Lazzaro arriva la replica al capogruppo Città Metropolitana Uniti per l’Alternativa Diego Baccilieri e al consigliere comunale FdI Alessandro Sangiorgi, sulla gestione e manutenzione dei torrenti Idice e Val di Zena. Dagli uffici tecnici di Piazza Bracci infatti, sottolineano che "competono al Comune le sole manutenzioni degli alvei dei corsi d’acqua demaniali, in corrispondenza dei manufatti di propria competenza (lungo strade o percorsi comunali). Pertanto, sin dai primi eventi alluvionali di maggio scorso il Comune, oltre a numerosi interventi su edifici pubblici, strade, parcheggi, fossi, canali e fognature, ha provveduto alla rimozione delle ostruzioni derivanti da tronchi e vegetazione in corrispondenza di tutti i ponti comunali insistenti sul Savena, sull’ Idice e sullo Zena. A oggi tutti i manufatti di competenza comunale sono liberi da ostruzioni, compreso il ponte stradale di via Fondè sul torrente Zena, a ridosso del quale, dopo gli interventi di pulizia del maggio scorso si erano di nuovo accumulate alcune ramaglie, e sul quale si è nuovamente intervenuti, come già programmato da tempo".