Gli Stati Uniti premiano Nicoletta Mantovani

Riconoscimento alla moglie del maestro Pavarotti. Grande impegno nella ’Diplomazia culturale’

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"Gli Stati Uniti sono sempre stati una seconda casa per me e anche per Luciano, sono onorata e felicissima di ricevere questo premio". Nicoletta Mantovani accoglie così il riconoscimento da parte degli Usa che le è stato consegnato ieri sera per aver rafforzato, negli anni, il legame tra i due Paesi. È sempre stata una storia d’amore per Nicoletta Mantovani e Luciano Pavarotti, Big Luciano come lo chiamavano i newyorkesi, il rapporto che li legava agli Usa, dove hanno trovato una seconda patria.

"Il Metropolitan con la Tosca, che fu anche la sua ultima opera nel 2004, Central Park – ricorda Mantovani –. L’America ha fatto crescere Big Luciano, come lo chiamavano a New York, a livello internazionale. Portava l’Italia e l’America nel mondo, ovunque andasse, era l’ambasciatore di entrambi gli Stati". Nicoletta Mantovani, organizzatrice di eventi, produttrice cinematografica e presidente della Fondazione Luciano Pavarotti, è stata assessore alla Cultura del comune di Bologna, lavorando per arricchire le relazioni tra Stati Uniti e Italia.

E in un momento di rinascita, in attesa di nuovi inizi, la Console generale Usa, Ragini Gupta, ha voluto onorare con il Premio per la Diplomazia culturale chi ha contribuito a legare Stati Uniti e Italia, perché "la pandemia ha ridimensionato la presenza americana in Italia e ha reso più difficile i legami quotidiani e gli scambi culturali tra i nostri Paesi", spiega la console. Per questo la decisione di inaugurare quest’anno il nuovo premio.

"Gli storici e continui contributi dei cittadini americani e degli americani ‘di adozione’ alla vita culturale e intellettuale di Bologna, anche durante la pandemia, sono troppo vasti per essere citati singolarmente – continua Ragini –. Alcuni di questi contribuiti però spiccano per l’impegno e l’impatto suscitato. Quello di Nicoletta Mantovani però risalta per la genialità e per la dedizione che richiama l’interesse dell’Italia, degli Stati Uniti e del mondo".

Premio consegnato anche alla Johns Hopkins University School, "una scuola caratterizzata dall’eterogeneità e dalla diversità – spiega il direttore Michael Plummer – di nazionalità, pensiero, etnia e interessi ed è la cosa di cui andiamo più fieri". Riconosciuta dalla console per l’opportunità unica di studiare e vivere in un ambiente realmente internazionale e che fornisce agli studenti una profonda conoscenza delle implicazioni economiche e politiche delle relazioni internazionali.

Amalia Apicella

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