Franca e Aldo, 40 anni d’amore: “Il nostro Cupido è il Bologna”

Una storia colorata di rossoblù, si conobbero durante una trasferta sportiva: "Lui mi contagiò con la voglia di pallone, il nostro ‘covo’ è la trattoria Lina"

Franca Damiani e Aldo Pierantoni

Franca Damiani e Aldo Pierantoni

Bologna, 27 aprile 2024 – Lo sport è unione, vicinanza e comunità. Ma è anche amore, quello vero, capace di legare due persone per tutta la vita. Preparatevi, inguaribili romantici, questa storia è per voi: galeotta fu proprio la squadra rossoblù, durante la stagione 1984-’85).

Riavvogliamo il nastro. Tutto parte quarant’anni fa, quando Franca Damiani e Aldo Pierantoni, giovanissimi all’epoca, ottantenni oggi, si incontrano per puro caso alla stazione di Padova.

Una scintilla si accende e il colpo di fulmine, tra i due, sigillerà il loro amore fin da subito, arrivando all’altare e poi a trascorrere l’intera vita insieme. Ed è proprio nel loro primo incontro che il Bfc svolge un ruolo cruciale, perché Pierantoni, bolognese doc e appassionato del team dalla nascita, si trova a Padova per prendere un treno che lo porterà a Vicenza per una trasferta dei rossoblù.

La trattoria ’Lina’, un ritrovo di tifosi rossoblù
La trattoria ’Lina’, un ritrovo di tifosi rossoblù

“Dovevo salire su un treno per andare a casa – inizia la signora Damiani, originaria della provincia di Salerno –. Abitavo a Bassano del Grappa, e quella sera c’era sciopero dei treni a Bologna, la stazione era bloccata: siamo quindi scesi a Padova, ed è lì che ho conosciuto mio marito, in viaggio per il Bologna calcio".

Una coincidenza da film, che ha fatto innamorare la coppia non solo l’uno dell’altra, ma anche del Bologna. "Aldo mi ha trasmesso la passione per tutti gli sport, che già seguivo con mio padre – continua Damiani –. Ma con lui è esploso un sentimento per i rossoblù inspiegabile, lui era un vero sfegatato. E ha trasformato anche me in una tifosa: andavamo allo stadio e io seguivo le partite, arrivando da Bassano del Grappa".

Pierantoni, il Bologna, lo avrebbe seguito "in campo al mondo - ricorda il signore -. Per più di vent’anni ho fatto lo steward per il Bologna calcio. Ho allenato una squadra di ragazzi, messi al riparo dai pericoli della strada". Ora le partite si seguono solo da casa, in tv, ma "mi emoziono ancora", confessa Pierantoni, che con la moglie vive a San Giovanni in Persiceto. Insieme frequentano la trattoria ‘Lina’, a Savigno, che è "il vero tempio del Bologna calcio - concludono insieme -. Ci sono tutte le maglie dei giocatori appese nel ristorante e lo spirito è totalmente rossoblù".

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