"Grazie Alice, la vita è piena di altruismo"

Mamma Cristina: "Abbiamo scoperto la disabilità a tre mesi di gravidanza, ora ha sei anni e tante nuove prospettive"

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Quando Alice aveva da poco compiuto i tre anni, il progetto ‘Guarda come cresco’ stava per sbocciare. Un percorso, questo, che si sarebbe dopo poco intrecciato al suo, per crescere di pari passo: "Come famiglia abbiamo fin da subito preso parte al suo lancio, alla sua raccolta fondi – spiega la mamma, Cristina Boldrini – un progetto recepito con potenza dalle famiglie con bambini affetti da trisomia 21, come la nostra Alice, e dall’intera comunità. La mancanza della logopedia precoce viene così sostituita da una grande sfida, un tassello importante per il suo e il nostro percorso". Una possibilità, questa, per "attivarsi su tanti aspetti, nata dallo spunto di genitori che hanno saputo intercettare ciò di cui hanno sentito la mancanza, per trasformarlo in un’occasione di crescita per le altre famiglie, con gli stessi bisogni".

Alice ha ora sei anni, ed è la sorella maggiore di Giovanni e della piccola Anna: "Abbiamo scoperto che nostra figlia aveva questa disabilità a tre mesi di gravidanza e mi ricorderò sempre la chiacchierata con il dottor Cocchi, al tempo responsabile dell’ambulatorio specialistico malattie rare di Neonatologia: siamo entrati in questo mondo con grande fragilità, mentre i medici hanno saputo come starci accanto, passo dopo passo – racconta la mamma –. Oltre alla parte clinica, ora c’è anche l’aspetto di riabilitazione del linguaggio e questo non può che dare nuove prospettive ad altri genitori, che possono magari inizialmente sentirsi smarriti. Così non si è mai soli: grazie ad Alice la nostra vita si è costellata di altruismo e competenza". g.d.c

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