Green pass Bologna, rebus controlli. I locali: "Non siamo sceriffi"

Ascom: "E’ un salvacondotto fondamentale, ma lo Stato chiarisca il controllo dell’identità". Cna: "Serve un rodaggio, sospendere le multe"

Green pass, rebus controlli

Green pass, rebus controlli

Bologna, 6 agosto 2021 - "La ripartenza dell’economia va garantita. Ma i gestori dei locali non possono essere dei controllori al pari delle forze dell’ordine". "Si sospendano per un periodo di rodaggio le sanzioni: serve soprattutto responsabilità". "Giusto dare alternative per l’ingresso agli utenti più deboli, come anziani e stranieri. Come aiuto sospendiamo per 2 anni l’abbonamento degli scettici". Eccole le voci, dai commercianti agli artigiani, fino ad arrivare ai gestori delle piscina: tutti si stanno preparando allo tsunami Green Pass. Che comincia oggi, nessuno vorrebbe averlo in mano o sul telefonino, ma il codice a barre serve adesso tutti i giorni per entrare in bar, ristoranti, gelaterie, piscine, musei e...ovunque. Chi controlla? E’ il grande tema, a Bologna così si stanno organizzando le associazioni di categoria.

Green pass, rebus controlli
Green pass, rebus controlli

Green pass dal 6 agosto: dove e a cosa serve

Ascom "I gestori dei locali sanno cosa fare – spiega Giancarlo Tonelli, direttore generale Ascom Bologna –. Interpretiamo il Green Pass come un salvacondotto per la ripresa, non ci possiamo permettere una quarta ondata del virus. Per questo per noi è necessaria una campagna vaccinale molto forte, senza ambiguità. A Bologna dopo l’estate partiranno kermesse fondamentali come Sana e Cersarie: dobbiamo garantire un autunno e un inverno di lavoro. Detto questo, i gestori dei locali non possono essere considerati pubblici ufficiali per il controllo della carta d’identità. Pronti a controllare il Green Pass, ma quell’ulteriore passaggio non spetta a noi".

Green pass ristoranti: cosa cambia dal 6 agosto

Confesercenti D’accordo il direttore generale di Confesercenti Bologna, Loreno Rossi. "Troppe circolari diverse, la legge non chiarisce sulla carta d’identità, non possono essere i locali a chiederla – sottolinea –. Possiamo come da norma verificare l’autenticità del documento con l’app ‘Verifica C-19’, ma poi non possiamo trasformarci in sceriffi. Mi auguro che non arrivino sanzioni, altrimenti ci difenderemo. E’ singolare la richiesta dello Stato: ci vogliono controllori, mentre loro non riescono a tenere sotto controllo i mezzi pubblici".  

Cna "Serve una moratoria delle sanzioni – argomenta il direttore generale di Cna Bologna, Claudio Pazzaglia –. Siamo favorevoli al Green Pass, ma occorrerebbe un rodaggio, almeno fino a settembre bisognerebbe sospendere le eventuali sanzioni, che non servono a convincere le persone a vaccinarsi. Il Green Pass induce ad aumentare l’immunità di gregge, ma non essendoci l’obbligo vaccinale resta opzionale. E si può incappare in limitazioni della libertà personale".

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Confartigianato "La priorità è dare continuità a questa voglia di ripresa economica – insiste il segretario regionale di Confartigianato, Amilcare Renzi –. La piccola impresa ha sempre avuto la capacità di rispondere al meglio, non possiamo permetterci battute d’arresto. Servono responsabilità e buon senso, il Green Pass è uno strumento, ma non possiamo diventare controllori. E le sanzioni non sono la soluzione".  

So.ge.se. "Ci stanno tempestando di telefonate, abbiamo quasi 400mila abbonati – spiega il presidente delle ’piscine pubbliche’, Armando Ballotta –. Quindi diamo delle alternative al Green Pass, agli anziani per esempio, se non ce l’hanno può bastare il certificato vaccinale. E agli scettici, fino a due anni, siamo pronti a sospendere l’abbonamento".  

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