Gruppo Fervi, ricavi in aumento del 73%

Il presidente e ad Roberto Tunioli: "L’integrazione con Rivit sta mostrando i frutti della nostra strategia"

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Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Fervi ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata: i ricavi ammontano a 29 milioni e 323mila euro, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 (quando si parlava di 16 milioni e 896mila euro). Nel commentare l’andamento del Gruppo attivo nel settore della fornitura di attrezzature professionali principalmente per l’officina meccanica, l’officina auto, la falegnameria, il cantiere e dei prodotti per manutenzione e riparazione, il presidente e ad Roberto Tunioli dichiara: "L’integrazione con Rivit sta mostrando i frutti della strategia del Gruppo. La velocità e l’efficacia dell’integrazione sono il risultato di un gruppo manageriale altamente qualificato".

In un contesto di incertezza per l’economia globale, il Gruppo Fervi fa sapere di essersi attivato per contrastare gli effetti degli aumenti dell’energia e delle materie prime, cui sono conseguiti necessari aumenti di listino dei prezzi di vendita, già comunicati ai clienti e indispensabili per salvaguardare la marginalità. La situazione macroeconomica, comunque, è monitorata dalla Direzione e dal Comitato di Sorveglianza recentemente costituito allo scopo.

I ricavi netti del periodo risultano essere in aumento per circa il 73,6% rispetto a quelli dell’esercizio precedente: un incremento dovuto principalmente dalla neoacquisita Rivit Srl (13 milioni di euro), che a fine giugno 2021 non faceva parte del Gruppo. Gli oneri finanziari risultano in aumento a seguito del consolidamento della stessa neo acquisita.

Per quanto riguarda l’andamento patrimoniale e finanziario, il capitale impiegato si è incrementato per circa 1,6 milioni; aumento legato principalmente all’incremento del circolante netto (Magazzino e Crediti). L’Ebitda consolidato è pari a 4,7 milioni (+76,5% sul 2021), mentre l’utile netto vola al +41%.

La posizione finanziaria netta è rimasta sostanzialmente invariata. Nel corso del primo semestre dell’anno sono stati peraltro ottenuti ulteriori finanziamenti da primari istituti di credito per due milioni di euro totali.

In questo contesto di incertezza economica, annuncia ancora Fervi, il Gruppo sopperisce alle criticità di fornitura grazie a pianificazione e rapporti ultradecennali con i propri fornitori.

Nonostante il Gruppo non abbia sedi nei Paesi attualmente interessati dal conflitto, né questi rappresentino significativi mercati di sbocco o di fornitura, le tensioni sono tenute sotto osservazione per valutare eventuali ripercussioni anche su altri mercati o riflessi sui cambi, prezzi delle materie prime e delle utilities. Seppur nel contesto di incertezza, il Gruppo, promette, proseguirà la propria strategia di crescita focalizzata, tra l’altro, all’ espansione dell’offerta di prodotti a catalogo e di supporto ai clienti.

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