Bentivoglio, è morto il chirurgo Guido Formelli

Nella sua carriera ha effettuato quasi 3mila interventi. Aveva 61 anni

Il dottor  Guido Formelli

Il dottor Guido Formelli

Bologna, 25 gennaio 2019 - Dal 1998 aveva effettuato quasi 3mila interventi, ma, oltre alla grande professionalità e competenza, chi lo conosceva poteva apprezzarne l’umanità con cui trattava tutti, colleghi e pazienti. Il dottor Guido Formelli, residente a Bologna, scomparso l’altro ieri all’età di 61 anni, rappresentava un esempio da seguire per i reparti di oncologia e ginecologia degli ospedali di Bentivoglio, Porretta e Maggiore. Medici, infermieri, ostetriche dell’Ausl sono tutti vicini alla famiglia: "Ricordiamo la professionalità, la dignità, la dedizione al lavoro e il sorriso sempre gentile di Guido". Prima di diventare un dirigente affermato, Formelli iniziò la sua carriera distinguendosi negli studi: conseguì la laurea nel 1982 con il massimo dei voti in medicina e chirurgia, poi decise di specializzarsi nel 1986 in ginecologia e ostetricia, e nel 1990 in oncologia. Nel 2009 Formelli divenne il primario del reparto di ostetricia e ginecologia, a Bentivoglio, prendendo il posto di Gian Domenico Belvederi, che reggeva il reparto da 30 anni.

Al lavoro sul campo Formelli affiancava quello di docente formando i giovani talenti in ginecologia e ostetricia, specializzandosi nell’insegnamento di chirurgia dei tumori ginecologici. A tutto questo si aggiungono le centinaia di pubblicazioni in riviste specializzate, che hanno concorso all’innovazione e sviluppo di nuove tecniche. Nel 2014 conseguì anche il certificato di formazione manageriale per direttori di struttura complessa, confermando l’innata capacità di saper coordinare interi reparti. Fu anche referente sulle tecniche d’intervento sui tumori in conferenze che fecero tappa nel Connecticut e a New York negli Stati Uniti, e a Strasburgo in Francia. I suoi testi e video costituiscono la base per molti medici, che oggi si affacciano alla chirurgia complessa. Pur essendo un chirurgo di livello internazionale, a Bentivoglio tutti lo ricordano come una presenza fissa per i pazienti. Con cortesia e pazienza riusciva a risolvere ogni problema e aveva la capacità di rapportarsi con chiunque.

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