"I nostri soldi della gita ’saltata’ per i saturimetri del Bellaria"

Greta e Martina: "Tutti i nostri compagni hanno aderito. Insieme volevamo aiutare"

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"Volevamo fare qualcosa anche noi, dimostrare che i ragazzi della nostra età possono dare tanto. Così ci è venuta un’idea...". Greta ha 17 anni, Martina uno in più e con l’aiuto di Clarissa e delle loro classi, la IV HL e la V MT dell’istituto Mattei di San Lazzaro, hanno deciso di devolvere tutti i soldi della gita ‘saltata’ per fare del bene in un momento così drammatico per il Paese. Acquistare due saturimetri e donarli all’ospedale Bellaria. "Il 24 febbraio – raccontano Greta e Martina – dovevamo partire per una giornata a San Patrignano, eravamo entusiasti. Sarebbe stata una gita costruttiva. Invece...". Invece ci si è messo di mezzo il Covid-19 che ha cambiato il mondo intero, ha lasciato lungo la strada migliaia di morti, si è insinuato in milioni di persone risultate poi positive. "Così quel lunedì – riprendono le compagne di classe – ci hanno comunicato non solo che era saltata la gita, ma che chiudeva pure la scuola per ’x’ giorni. Avevamo raccolto 536 euro, poi invece stavamo iniziando a chiedere gli Iban di tutti i nostri compagni per ridargli indietro 12 euro a testa. Ma ci è sembrato tutto assurdo".

Ecco allora l’idea: perché non rinunciare a quella cifra per fare del bene? Via whatsapp così è iniziato il tam tam, in pochi minuti il risultato era netto e schiacciante: nessun astenuto, nessun voto contrario. Tutti i 45 studenti delle due classi avevano aderito all’iniziativa.

Greta ne ha parlato con la mamma volontaria sulle ambulanze per sapere come contattare il Bellaria. Al resto ha pensato Elisabetta Sanvito, direttore dell’Ingegneria clinica dell’Azienda Usl: "Tra tutte le incredibili donazioni che ci sono arrivate in questi giorni – 500mila euro di soli beni oltre a centinaia di migliaia in bonifici –, quella dei ragazzi è stata la più inaspettata e sorprendente. Un gesto di immensa rilevanza – racconta non nascondendo le lacrime –, soprattutto da ragazzi della loro età". Perché i giovani, dice con orgoglio, non sono solo quelli degli assembramenti visti ai Navigli. "Ognuno ha rinunciato a quella piccola cifra, che magari poteva utilizzare per un aperitivo o una pizza, per aiutare chi stava soffrendo". Da quei 536 euro ne sono venuti fuori due saturimetri, oggetti piccoli ma dal valore e dall’importanza enorme, già donati all’ospedale Covid. "Per un giovane – riprendono le due ragazze –, ritrovarsi in casa in questi mesi è stato veramente molto duro. Aprile e maggio sono tra i mesi più belli dell’anno, con la bella stagione ci trovavamo ai Giardini Margherita, poi le prime cene all’aperto il sabato sera. E ora siamo preoccupati per quello che succederà a settembre". Con l’inizio della scuola, un vero e proprio punto interrogativo. Greta e Martina faranno la quinta e "sarà il nostro ultimo anno prima dell’Università". Psicologia una, Ostetricia o Design l’amica. Ci sarà tempo per schiarirsi le idee. Per il momento di idee hanno dimostrato di averne tante. E fantastiche. Citofonare Bellaria per chiedere.

n.b.

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