I riflessi sul territorio "Generiamo valore"

"Un anno terribile e bellissimo". Il video realizzato per ‘Il valore dell’accoglienza’ descrive un anno di Casa Emilia: non basta per raccontare il sostegno e l’impegno messi in campo verso i pazienti e le famiglie, ma descrive con le parole degli stessi ospiti un lavoro di solidarietà immenso con tatto e delicatezza incredibili. La presentazione del documento, nella sede di Palazzo Tubertini concessa da Azimut – cui ha partecipato anche l’arcivescovo Matteo Zuppi, molto legato a Casa Emilia –, ha visto riuniti tanti dei volti che, con generosità e costanza, hanno contribuito ai primi mesi di attività della struttura.

Perché, sottolinea Paolo Venturi di AICCON, "serve dare un valore oltre ai numeri, capire quali cambiamenti siano stati generati per il territorio". Dalla generosità dei donatori al lavoro dei volontari, "che aumentano le proprie competenze", dai risparmi consentiti all’aiuto diretto donato a chi ne ha bisogno: un impatto decisivo analizzato nel dossier di AICCON, che spiega: "Il progetto Casa Emilia sarà in grado, nel prossimo anno, di generare valore economico e sociale per molti stakeholder, non solo per i beneficiari diretti".

Il report mette in campo anche la metodologia del Ritorno sociale sull’investimento (Sroi), con una dettagliata analisi del progetto e, non da ultimo, il valore generato per ogni euro investito: 2,35 euro. "Mi riempie di gioia vedere che continuiamo a perseguire l’obiettivo per cui siamo nati e cresciuti: non solo curare il paziente, ma prenderci cura della persona – puntualizza Giacomo Faldella, presidente di Fondazione Sant’Orsola –. L’accoglienza è forse la più immediata arena di confronto per avere la possibilità di valutare ciò che facciamo, per poterci migliorare". "Credo che Casa Emilia sia Il progetto con la maiuscola – aggiunge Chiara Gibertoni, direttrice del Policlinico –, perché riassume tantissimi aspetti della vocazione e dell’utilità concreta che caratterizzano la fondazione e la fanno brillare nelle sue attività".