"Il Dams riporta a casa gli allievi di Umberto Eco"

Giacomo Manzoli benedice la fumata bianca in arrivo sulla biblioteca in città "Per i 50 anni della facoltà promuoveremo incontri con chi ha studiato con lui"

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di Paolo Rosato

"Umberto Eco ha dato lustro a all’università di Bologna in tutto il mondo, per più di 30 anni. Penso quindi tutto il bene possibile dell’operazione legata alla sua biblioteca, Bologna è la destinazione naturale dei suoi libri, almeno della maggior parte". Giacomo Manzoli, direttore del Dipartimento delle Arti e ordinario all’Alma Mater di Cinema, Fotografia e Televisione, benedice il trasferimento nella nostra città degli oltre 30mila volumi ’moderni’ appartenuti al grande semiologo, scomparso nel 2016. Come spiegato ieri dal Carlino, la trattativa tra il ministero dei Beni Culturali e la famiglia Eco dopo le scaramucce legali si è sbloccata: mancano alcuni passaggi formali, e poi tutti i libri dell’autore de ‘Il Nome della Rosa’ potranno dividersi tra Milano e Bologna.

Professor Manzoli, quanto è importante per Bologna avere uno spazio dedicato a Eco?

"Sarà una grande opportunità. Penso a Costantino Marmo, direttore del Centro Eco, che ha lavorato molto bene in questo senso, al pari dell’allieva prediletta di Eco, Patrizia Violi. E credo che non si possa non ringraziare gli eredi, che hanno riconosciuto l’importanza di destinare a Bologna parte di quel lascito incredibile. Eco è stato una figura straordinaria, dovunque si vada nel mondo è assimilabile a quelle grandi figure che hanno caratterizzato la storia dell’Alma Mater, da Aldrovandi fino a Laura Bassi"

E poi cadono quest’anno i 50 anni dalla nascita del Dams.

"Stiamo lavorando proprio con Marmo e altri colleghi a diverse iniziative. Eco a metà degli anni 90 fu promotore della nascita di Scienze della Comunicazione, che non fu uno scisma dal Dams, ma un progetto ulteriore. E poi alcuni suoi testi degli anni 60, penso ad ’Apocalittici integrati’ o a ‘Opera aperta’, hanno dimostrato che intellettuali che venivano da studi tradizionali potevano essere degli straordinari interpreti del presente. Dal fumetto a 007, fino a Casablanca e alla musica. Insomma, sarà sicuramente protagonista delle celebrazioni di quest’anno".

Quali saranno, in particolare, le iniziative legate a Eco?

"Con il Covid non sarà semplice, ma sicuramente ci sarà una mostra dedicata al Dams in cui largo spazio sarà dato alla figura di Eco. E poi stiamo organizzando degli incontri specifici con anche suoi laureati, penso a Bartezzaghi e ad altri, per riflettere sull’importanza di Eco nella nascita del Dams e poi di Scienze della Comunicazione".

Quest’anno a Bologna si vota. Capitolo cultura, su cosa dovrebbe puntare secondo lei il prossimo sindaco?

"C’è l’esigenza di fare sistema. A Bologna c’è una quantità di stimoli e di talenti formidabile. E non sempre è facile metterli in rete. La prossima amministrazione si concentri su questo, incoraggi tutti gli attori del mondo culturale a cooperare di più".

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