Il killer di Chiara e quella foto su Instagram "Stop alle attività di gruppo per giorni"

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A un paio di giorni dal processo, il diciassettenne assassino di Chiara Gualzetti era comparso su Instagram, taggato da un altro ragazzo ospite del Pratello sul suo profilo social. Quella storia non è si è conclusa, soltanto, con le proteste sui giornali e nelle denunce sporte dalla famiglia della vittima ai carabinieri. Mentre la Procura dei Minori sta valutando se procedere con una denuncia, al Pratello sono stati presi provvedimenti nei confronti di entrambi i ragazzi, consistenti in sanzioni disciplinari che comportano l’esclusione dalle attività di gruppo e, ai sensi della liberazione anticipata, per un semestre non verranno scontati 45 giorni. Per scattare quella foto, i due ragazzi avevano utilizzato uno dei tablet dati in dotazione all’istituto nel periodo del Covid per i colloqui con i famigliari (otto al mese). Malgrado le restrizioni, i due sarebbero quindi riusciti a connettersi durante una di queste chiamate. "Siamo corsi ai ripari – dice il direttore Paggiarino –: adesso i tablet sono in una bacheca e una barriera di plastica impedisce di toccare lo schermo durante i colloqui". La novità delle videochiamate, che sostituivano i colloqui, nel 2020 è stata accolta bene tra le mura del Pratello: "Alcuni ragazzi mi hanno detto: ‘È bello, rivedo casa dopo tanto tempo’".

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