ANDREA BONZI
Cronaca

Il ministro Crosetto: "Troppi errori a sinistra. Stavolta in Regione possiamo farcela"

Il titolare della Difesa a un appuntamento elettorale con i vertici locali di FdI "Prodi aprì l’Europa alla Cina senza regole, noi difenderemo le aziende".

Il ministro Crosetto: "Troppi errori a sinistra. Stavolta in Regione possiamo farcela"

Il ministro Crosetto: "Troppi errori a sinistra. Stavolta in Regione possiamo farcela"

"Vincere in Emilia-Romagna? Si può, evidentemente qui sono state fatte cose che non sono piaciute ai cittadini". Guido Crosetto, ministro della Difesa, parla durante un incontro elettorale in vista delle europee organizzato da Fratelli d’Italia all’Hotel Savoia Regency di Bologna. Per lanciare il candidato Stefano Cavedagna alle prossime europee davanti a una nutrita platea c’è tutto lo stato maggiore locale meloniano. "Per fortuna o purtroppo – scandisce il ministro – dove governa la sinistra ci lascia nelle condizioni di avere la possibilità di vincere, indipendentemente dai nostri meriti. Ma questo non fa piacere, io preferirei che ogni amministrazione fosse governata al meglio". Per il resto "io non parlo praticamente mai di cose di partito – risponde Crosetto a chi gli chiede se Fdi schiererà un proprio candidato –. Lascio il compito alla valida classe dirigente di cui disponete: Bignami, Lisei, Foti".

E proprio il viceministro Galeazzo Bignami arringa la platea in apertura dell’incontro: "Abbiamo in mente di vincere, in Emilia-Romagna – dice rivolto a Crosetto –. Già, perché qui non è vero che si sta bene grazie al Pd, ma si sta bene nonostante il Pd. Chi ha voluto dare lezioni per anni, ha sacrificato la Romagna sull’altare dell’ideologia ecologista". Una stoccata a Stefano Bonaccini, che "ora scappa in Europa lasciando un territorio ferito - continua Bignami -. In quelle terribili ore dell’alluvione, mi ricordo bene l’appoggio immediato e costante del ministro Crosetto e dell’Esercito. Questi territori non dimenticano lo sforzo degli uomini e delle donne in divisa".

La ribalta è per Crosetto e Cavedagna, il dialogo spazia tra il caso Toti ("Quando vedo queste cose a un mese dalle elezioni qualche dubbio mi viene", dice il ministro) alle elezioni Europee, passando per l’idea di Difesa comune e per l’economia. "L’Europa ha aperto le porte senza regole alla Cina e, con la stretta sulle auto green, le sta regalando un settore cruciale - è il senso delle parole di Crosetto -. Ma, devo dirvelo, il primo ad aprire le porte all’Oriente in modo così scriteriato è stato proprio un bolognese, Romano Prodi. Io invece voglio che i rappresentanti di Fdi che si candidano in Europa siano preparati e giovani, per difendere i nostri interessi".

Chiamato in causa, Cavedagna rincara la dose: "Bologna e l’Emilia sono il cuore della Motor Valley. Certa sinistra, in nome dell’ideologia, non pensa che dietro Lamborghini, Ducati e Ferrari ci sono tanti fornitori e artigiani che vanno difesi, visto che il Pd ai lavoratori sembra non pensare più". Dai motori alla direttiva sulle case green il passo è breve: "L’80 per cento degli italiani è proprietario di case, quelle disposizioni di adeguamento energetico chi le pagherà?". Poi, via alle critiche all’amministrazione di Bologna sulla sicurezza: "Siamo ultimi per violenze pubbliche sulle donne da parte di clandestini, ma questo né il sindaco Lepore né le femministe che protestano lo sottolineano mai", insiste Cavedagna. Che, invece, rimarca i "successi" della premier Giorgia Meloni sull’immigrazione, a partire dai "patti" stretti con Tunisia, Egitto e Albania sui migranti. E mentre il flash dei fotografi immortala il gruppo sul palco, l’invito è già rivolto al prossimo appuntamento elettorale dei meloniani, il 20 maggio con Arianna Meloni al Royal Charlton Hotel, sempre a Bologna.

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