Il Mortadella Day: trionfa la regina rosa

Da Palazzo Pepoli a piazza Maggiore per raccontare storia e segreti dei celebre salume. Edizione in versione ridotta a causa del Covid

Migration

Come da tradizione, si è celebrato ieri il Mortadella Day - il giorno più rosa dell’anno - dove la mortadella ha rappresentato la protagonista indiscussa dell’evento. Per festeggiarne il 359esimo compleanno, ovvero la data in cui il cardinal Farnese nel 1661 firmò l’editto che ne disciplinava la produzione, è stato organizzato un percorso da Palazzo Pepoli (sede del primo spazio museale dedicato alla Mortadella Bologna) fino a piazza Maggiore: causa Covid, un flashmob all’aria aperta ha rappresentato l’unica soluzione possibile, che non ha comunque limitato l’iniziativa. Ogni step del percorso infatti, è stato costellato da racconti, aneddoti e curiosità sul salume più amato dai bolognesi, attraverso la presenza di alcuni attori capaci di rendere la giornata ancora più suggestiva. Un viaggio nel tempo, dunque, che tramite la voce dell’attore Franz Campi ha dato modo di scoprire nuove curiosità e ricordare alcune figure storiche legate alla storia della ‘regina dei salumi’, come lo scrittore e pittore Francesco Cavazzoni che durante la sua spedizione in Terrasanta ha sempre portato con sé un pezzo di mortadella.

Ma non finisce qui: l’iniziativa ha ricordato anche la scrittrice Matilde Serao, prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano, che nelle sue cronache su Bologna citava la mortadella come simbolo mondiale della città felsinea. Non è mancato nemmeno Giuseppe Garibaldi che, durante il soggiorno all’isola di Caprera, riceveva mortadella e tortellini dal compagno d’armi bolognese Medardo Bassi. Lo spettacolo itinerante, infine, si è concluso con l’incontro tra il cardinale Girolamo Farnese, interpretato dall’attore Andrea Roncato, e Corradino Marconi, presidente del Consorzio di Tutela, in un simbolico passaggio di consegne tra chi, per primo, si è impegnato con l’editto a sancire e legiferare sulla corretta procedura di produzione della mortadella e chi, raccogliendone il testimone, guida oggi il Consorzio nell’impegno costante per la promozione, tutela e valorizzazione della Mortadella Bologna Igp, in Italia e nel mondo. Una storia targata Bologna, insomma, ma che dalle Due Torri è riuscita ad estendersi in ogni parte del mondo, rendendola oggi uno dei prodotti italiani più amati anche all’estero: "Non solo abbiamo portato la mortadella in ogni luogo, ma abbiamo anche pensato di raccontare le nostre ricette ad altre culture per farla integrare nella cucina di altri Paesi" ha sottolineato Corradini.

Giorgia De Cupertinis

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro