Il prezzo quotidiano dell’inciviltà Otto tonnellate di rifiuti abbandonati

È il totale dell’immondizia raccolta dal progetto ‘Spazzini di quartiere’ nel primo periodo di attività. L’assessore Borsari: "Abbiamo aumentato la frequenza dei passaggi, ma il senso civico è fondamentale"

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di Luca Orsi

Otto tonnellate al giorno di rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti. Fra sacchetti, cartoni e piccoli ingombranti. È la quantità media di rusco raccolto dai nuovi spazzini di quartiere del Comune nel loro primo mese di attività al San Donato-San Vitale e al Santo Stefano (fuori le mura). Hera stima un peso medio di due chili per ciascun sacchetto: significa circa 4mila sportine mal conferite al giorno.

La brutta abitudine di non utilizzare in modo corretto i circa 12mila cassonetti distribuiti in città è, purtroppo, ancora piuttosto diffusa. "Fra il 2-3% del totale dei rifiuti raccolti lo troviamo fuori dai cassonetti", calcola Franco Fogacci, direttore Servizi ambientali e flotte di Hera, nel giorno in cui viene presentata l’estensione del servizio dello spazzino di quartiere al Porto-Saragozza e al Santo Stefano dentro le mura, iniziato lunedì scorso.

Gli spazzini di quartiere – che in periferia operano con turni giornalieri, sette giorni su sette, e turni doppi in centro, pomeriggio e notte – si occupano anche di tenere pulite le isole ecologiche e di indicare a Hera la presenza di rifiuti ingombranti abbandonati.

Nel primo mese di attività al San Donato-San Vitale sono state fatte circa 250 segnalazioni. E sono state fatte 148 multe per violazione al Regolamento rifiuti del Comune. "Gli abbandoni – avverte Lorenzo Cipriani, presidente del Porto-Saragozza – sono un grave reato contro tutta la nostra comunità".

Sul progetto dello spazzino di quartiere "abbiamo già dei buoni riscontri", assicura il sindaco Matteo Lepore. Perché "quello che i cittadini alla fine vogliono sapere è se c’è qualcuno che raccoglie i sacchetti o se rimangono per giorni e giorni abbandonati".

L’obiettivo del servizio – che sarà esteso gradualmente in tutti i quartieri: in settembre al Navile e Savena e in ottobre a Borgo Panigale-Reno – "non è soltanto quello di aumentare il decoro della città, ma anche quello di portare i cittadini, attraverso una puntuale informazione, a comportamenti più corretti", spiega Simone Borsari, assessore alla pulizia della città.

Il progetto dello spazzino di quartiere, sottolinea il sindaco, "integra il lavoro di spazzamento dei circa 450 operatori che già ogni giorno puliscono la città. Vogliamo così garantire un presidio completo e puntuale di tutto il territorio".

Intanto, spiega Borsari, il Comune "ha potenziato il servizio di spazzamento delle strade in centro storico, partito a luglio, con l’incremento dello spazzamento misto: operatore a piedi affiancato dalla spazzatrice".

In diverse zone, la frequenza è raddoppiata: "Siamo passati da tre giorni su sette a sei giorni su sette". Ciò ha comportato un aumento di oltre il 30% dei chilometri spazzati nel centro storico. "Inoltre – continua l’assessore – tutte le attività di spazzamento nel centro storico sono state anticipate in orario notturno, così che i bolognesi uscendo di casa al mattino trovino subito le strade pulite".

In merito alla raccolta differenziata, Borsari non ha dubbi: "I dati sono inequivoci. E la matematica non è un’opinione". L’aumento della percentuale in tutta la città "dimostra che i progetti messi in campo funzionano. Anche se sarà sempre più decisiva la collaborazione dei cittadini".

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