Il ’Quartetto loco’ scavalca ogni genere e produce ponti di note

Secondo appuntamento con (s)Nodi: festival di musiche inconsuete che si tiene al Museo della Musica di Strada Maggiore. Stasera alle 21 protagonista sarà il Quartetto loco: costruire ponti è nel loro Dna, amano combinare la

musica dei luoghi da cui provengono con altri stili e con musica di altre tradizioni. I fratelli Simone e Nicolò Bottasso attingono dalla ricca tradizione musicale italiana, piemontese in particolare, e la combinano con il jazz e il pop sperimentale, Oscar Antolì contamina la musica catalana con la musica tradizionale di tutto il Mediterraneo, Bo Wiget ama lo spazio sonoro alpino ma è ugualmente a suo agio nella musica barocca. E come se questa diversità non bastasse, Quartetto Loco incorpora ulteriori elementi orientali, arabi, indiani, africani che danno alla

loro musica un sapore globale.

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