Il restauro del municipio finisce in Procura

Esposto dei consiglieri di ’Civicamente Samoggia’ Mauro Rossi e Stefano Serli: "È un edificio storico, non deve essere deturpato"

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Sui lavori di Palazzo interverrà la Procura. Sollecitata da un esposto depositato negli uffici di via Garibaldi, a Bologna, dall’avvocato Domenico Morace in rappresentanza dei consiglieri di Civicamente Samoggia, Mauro Rossi e Stefano Serli. Perché il municipio di Monteveglio "va restaurato e non deturpato". Sul piatto della contesa c’è il progetto di realizzazione, sul retro dell’edificio storico, di una nuova autorimessa per i mezzi di servizio della Polizia municipale. Un progetto contestato nella forma e nella sostanza.

Il nastro attacca a luglio 2019 quando "notavamo importanti lavori edili che riguardavano il palazzo della Municipalità in piazza della Libertà". Un fabbricato storico e per questo "abbiamo chiesto se e quando fosse stato richiesto il nullaosta alla Soprintendenza". L’11 settembre dello stesso anno, il Comune precisa che "il procedimento per l’autorizzazione risulta in corso".

Tre giugno 2020, altra comunicazione di Palazzo sulla richiesta dei consiglieri la quale, però, "non può – così l’esposto – attualmente essere evasa perché il parere non è stato emesso". Un’affermazione, spiegano i firmatari dell’atto, "contraria al vero". Motivo? "La Soprintendenza avrebbe respinto la richiesta già a marzo". Il 19 e 23 settembre all’ente arrivano altri due atti analoghi per strappare l’ok, a novembre "viene rimessa una richiesta del Comune di Valsamoggia, indirizzata al ministero dei Beni culturali, avente ad oggetto la verifica dell’interesse culturale sul palazzo municipale. Per quanto a nostra conoscenza i lavori, iniziati a luglio 2019, sono stati sospesi nel successivo settembre, ma dopo notevoli interventi edili".

Una sospensione, spiegherà il sindaco, "per necessità di integrazione tecnica e verifica della documentazione". Le opere di rifacimento, avrebbero riguardato una sola facciata, quella interessata in precedenza dai lavori per la realizzazione dell’autorimessa". Secondo Rossi e Serli, tutto sarebbe già finito sul tavolo dei carabinieri del nucleo ambientale. Toccherà alla Procura ora, chiamata a "verificare la reale finalità del rifacimento della facciata, i rapporti tra le ditte interessate, gli amministratori e i funzionari del Comune". Inoltre se "prima dell’inizio delle operazioni era stata inoltrata richiesta alla Soprintendenza".

Nicola Bianchi

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