Il Sant’Orsola si colora per i piccoli pazienti

Cinquecento metri di pareti con piante, fiori e nuvole dedicati ai bimbi cardiopatici. La dg Gibertoni: "Bellezza anche nei luoghi di cura"

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di Donatella Barbetta

Se la sala d’attesa si trova in un bosco, i corridoi in un campo coltivato e gli alberi possono diventare dei dottori, i bambini e i loro familiari sanno già dove si trovano: negli spazi di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica e dell’età evolutiva del Sant’Orsola.

In occasione della Giornata mondiale del cuore, i reparti mostrano il nuovo volto grazie all’associazione ‘Piccoli grandi cuori’ che, attraverso il ‘Progetto Pareti’, ha colorato di un orizzonte naturale fatto di piante, fiori, nuvole e colori 500 metri quadrati di superficie di un’area dove ogni anno vengono curati oltre mille neonati, bambine e bambini, ragazze e ragazzi cardiopatici. Come sottolinea Chiara Gibertoni, la direttrice generale del Policlinico, "la bellezza è stata portata nei luoghi di cura e i gesti quotidiani sono immersi nella positività". Per Paola Montanari, la presidente dell’associazione, "abbiamo scelto di dare un volto umano e accogliente alle stanze, agli ambulatori, ai corridoi". Al taglio del nastro era presente anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: "La cardiochirurgia infantile è un’eccellenza nazionale ed europea, qui si incrociano la qualità dei professionisti, i volontari che tolgono tempo ai loro affetti per dedicarli agli altri e tanti privati e imprese che donano risorse proprie. So di cosa parlo, credo di avere una certa sensibilità al tema perché fui operato a 9 anni al cuore e la prima diagnosi non era positiva, poi andò tutto bene. Da allora la scienza ha fatto passi avanti straordinari, ma c’è bisogno che quando un ragazzo viene operato sia messo nelle condizioni di ricevere le migliori cure del mondo, ma anche la sensibilità e l’umanità dei servizi di accompagnamento fanno la differenza". Bonaccini si è soffermato anche sui conti della sanità pubblica. "Abbiamo bollette esorbitanti" e nel caso delle strutture sanitarie "non si può neanche chiedere il sacrificio che chiederemo, immagino, a ciascuno di noi per risparmiare un po’ sul consumo di acqua, gas e elettricità. Non è che puoi spegnere la luce o non riscaldare" dove le persone sono ricoverate o comunque assistite per una malattia. Sui fondi alla sanità "batteremo il chiodo anche con il nuovo Governo", assicura il presidente.

Ad ammirare il percorso visivo e narrativo, illustrato da Silvia Bettini, c’erano anche l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, per il quale "il messaggio principale del progetto è quello di umanizzare i reparti" e il sindaco Matteo Lepore. "È la città che entra nell’ospedale", osserva il primo cittadino. All’inaugurazione sono intervenuti anche Gaetano Gargiulo, direttore della Cardiochirurgia pediatrica, e Andrea Donti, direttore della Cardiologia pediatrica.

Il progetto, che ha un costo complessivo di 141mila euro, è stato ideato e curato da ’Piccoli grandi cuori’, con il patrocinio del Policlinico e grazie al contributo di Fondazione Policlinico Sant’Orsola, Arcidiocesi di Bologna, Pam Panorama, Casa Alessia.

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