Il turismo in bicicletta raddoppia i numeri

Record per le due ruote a pedalata assistita. Boom di escursionisti sugli itinerari dell’Appennino e lungo il circuito dei Santuari

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di Gabriele Mignardi

È stato l’anno della bicicletta. In tempo di consuntivi della stagione estiva, quello che spicca nelle statistiche del turismo fuoriporta è la forte crescita dell’escursionismo sulle due ruote. Che sia la bici tradizionale o quella elettrica, le ruote strette, la ‘gravel’ o le mountain bike, i numeri vanno tutti nella stessa direzione.

Dal suo osservatorio non ha dubbi Stefano Lorenzi, di Appennino Slow: "Il boom dei cammini è un dato consolidato. L’obiettivo 20mila credenziali della Via degli dei è alla portata, con un buon 10 per cento in più sullo scorso anno. Ma il fenomeno che sta diventando davvero importante è la crescita del turismo in bicicletta.

La pedalata assistita ha dato una spinta che per certi circuiti come il Bom.B.A. (Bologna montana bike area) ha rappresentato un exploit con punte del raddoppio sugli anni precedenti. Un aspetto del quale tenere conto e da supportare con l’offerta di servizi lungo i tanti itinerari diffusi in Appennino. Manutenzione, custodia, noleggio, trasporto del bagaglio... sono tutti elementi ricercati dal turista sulle due ruote".

Il dato viene più che confermato da Guido Franchini, animatore del Circuito dei santuari dell’Appennino bolognese: "Ad oggi, e manca oltre un mese dalla fine della stagione, abbiamo più che raddoppiato le presenze dello scorso anno. Sono numeri certificati dalla web-app: lo scorso anno registrammo poco più di 3mila presenze e 150 ciclisti registrati. Ad oggi siamo a 6mila e 100 presenze e 250 ciclisti registrati. Più che raddoppiati anche i gruppi ciclistici associati al circuito".

Frutto della clausura imposta dal Covid nel 2020, il circuito quest’anno propone il traguardo in diciassette santuari, con partenza il 30 aprile e conclusione il 29 ottobre a San Luca. Ogni meta un punteggio diverso: si vai dai 5 punti di San Luca agli 80 punti della Madonna del Faggio. In più tre punti sono assegnati per le visite a tutti i santuari mariani non compresi nel circuito. Sono stati infatti censiti, grazie al lavoro di Roberto Bondi, tutti i santuari mariani del bolognese, con l’estensione ai territori vicini, con cenni di storia, devozione e relativa geolocalizzazione consultabile sul sito e dalla web-app realizzata appositamente. Il record di presenze lo detiene stabilmente San Luca, e a seguire Passo Brasa, Ronchidoso e la Madonna del Lato. "Al di là dell’aspetto sportivo, con i brevetti e le cronoscalate, si è consolidato l’aspetto cicloturistico, il rapporto col territorio. Con le parrocchie e i volontari che si prendono cura di questi affascinanti luoghi di culto -aggiunge Franchini- C’è un discorso sulla sicurezza stradale con la Fondazione Scarponi e i racconti di Enrico Pasini, che speriamo possano essere presto riuniti in un libro".

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