MASSIMO SELLERI
Cronaca

Immacolata 2023, il cardinale Zuppi: “Gli altri non sono qualcosa da possedere”

La toccante omelia del cardinale di Bologna in San Petronio contro la violenza: “Siamo così poco abituati a riconoscere gli inganni del male che ne subiamo il fascino”

Immacolata concezione 2023: l'omelia del presidente Cei, Matto Zuppi

Immacolata concezione 2023: l'omelia del presidente Cei, Matto Zuppi

Bologna, 8 dicembre 2023 – Il cardinale Matteo Zuppi invita a seguire l'esempio di Maria diventando immacolati. Dal pulpito della basilica di San Petronio l'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei ricorda come l'uomo non sia stato creato per essere violento e predatore, ma per amare il prossimo.

"Siamo così poco abituati a riconoscere gli inganni del male - ha spiegato il porporato - che spesso ne subiamo quel fascino che poi ci esalta. Un veleno che ci porta a non credere più nell'amore e, quindi, in Dio. Pensiamo solo a noi stessi, il prossimo diventa un qualcosa da possedere e non ci rendiamo conto del male che facciamo quando smettiamo di amare gli altri e cerchiamo di sottometterli ai nostri desideri. E' un male che facciamo anche a noi stessi. Questa voglia di possedere ci porta alla competizione esasperata, alla nostra esaltazione e poi alla prima caduta, ad una forte depressione. Una depressione che si esprime anche con l'avere  paura di tutto quello che ci circonda e che ci porta ad isolarci. L'unico modo per non cedere all'esaltazione del male e quello di guardare a Maria che accetta l'amore di Dio e ci dona quel Gesù che ama tutti a partire dai peccatori. Non è arrabbiato con loro, ma li accoglie anche quando sbagliano. Dio non ci dà una lezione di successo, ci dà questo Gesù che ci invita a riconoscerlo sempre nel prossimo. Essere immacolati significa donare al nostro prossimo l'amore di Gesù, come ha fatto Maria. Questo è il senso della festa di oggi".

Durante la preghiera dei fedeli Zuppi ha anche ricordato tutti i malati che vivono nella sofferenza e le persone che sono in difficoltà per le nostre complicità con il male.   

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